L’AQUILA – “Ricostruire è possibile, valorizzando i simboli identitari e le eccellenze del territorio. E’ un messaggio di straordinaria forza e speranza quello che sua Eccellenza, monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo di Teramo-Atri, ha voluto lanciare. Sono onorato che abbia voluto coinvolgere me e la Regione in un progetto prestigioso, lungimirante, che approderà in Vaticano e, da lì, in tutto il Mondo”. Lo dice l’assessore regionale alle Aree interne, Guido Liris, all’indomani dell’incontro che si è tenuto, in videconferenza, alla presenza del commissario straordinario per la ricostruzione post sisma 2016-2017, Giovanni Legnini, di Vincenzo Rivera, direttore dell’Ufficio speciale ricostruzione sisma 2016-2017 e di Don Valerio Pennasso, direttore ufficio Cei per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto.
“Monsignor Leuzzi ha stimolato una riflessione fondamentale – dice Liris – che unisce tutti noi in una sinergia decisiva per completare la ricostruzione sismica, in particolar modo degli edifici di culto che sono nodali per la vita della comunità. In questo senso è stata molto importante l’ordinanza 105 firmata dal commissario Legnini che semplifica le procedure e velocizza l’avvio dei cantieri, di fatto rendendo Diocesi ed Enti ecclesiastici soggetti attuatori. La visione del vescovo Leuzzi, però, va oltre e attiene alla valorizzazione dei tesori delle aree interne. Tra questi vi è un’eccellenza, la ceramica di Castelli, che sarà protagonista di un presepe che sarà allestito a San Pietro: un messaggio di estrema forza in questa fase così delicata e che dà un significato nuovo e più profondo alla rinascita delle aree interne. Territori che hanno sofferto, ma che possono ripartire attraverso le bellezze e le specificità che bisogna essere in grado di valorizzare. La Regione è in campo accanto a monsignor Leuzzi e a chi si occupa della ricostruzione affinché questo processo sia più rapido possibile e delinei una prospettiva strategica di sviluppo. I simboli religiosi, basti pensare al Santuario di San Gabriele, uniscono la comunità nei valori del rispetto, della tradizione, della coesione e della speranza: questa sarà sempre la nostra strada”.