L’AQUILA – Si è concluso con un nulla di fatto e con l’assenza del Direttore Generale Asl Roberto Testa, l’incontro di questa mattina, convocato in videoconferenza dalla Prefettura dell’Aquila nell’ambito della procedura di raffreddamento e conciliazione tra i sindacati e la Asl n°1 Avezzano Sulmona L’Aquila.
Prosegue, quindi, lo stato di agitazione del personale dell’area comparto, proclamato dalle sigle sindacali, per il mancato avvio delle trattative per l’attribuzione della fascia economica superiore (Peo) ai lavoratori aventi diritto. All’incontro hanno preso parte il Viceprefetto e Capo di Gabinetto dott. Emanuele D’Amico, il Direttore amministrativo della Asl Stefano Di Rocco, il Direttore della Uoc del Personale Asl Errico D’Amico, il Segretario generale provinciale della Fp Cgil Anthony Pasqualone, il Coordinatore provinciale della Cisl Fp Claudio Incorvati, il Segretario Generale provinciale della Uil Fpl Antonio Ginnetti, il Componente di Segreteria Provinciale Uil Fpl Maurizio Testone ed il Segretario provinciale della Fsi Salvatore Placidi.
“Il manager della Asl non si è presentato all’incontro e per questo siamo davvero indignati – affermano Pasqualone, Incorvati, Ginnetti, Testone e Placidi – Al suo posto sono intervenuti i due dirigenti che, a causa della mancata delega in tal senso dal parte del DG, non sono stati in grado neppure di darci una eventuale data di convocazione per avviare la trattativa che va fatta in sede Asl. I due dirigenti hanno inoltre rappresentato, a dir loro, l’impossibilità di avviare e concludere la procedura in tempo utile per garantire la progressione con l’annualità corrente. Se c’è buona volontà, ed il necessario impegno, invece, a nostro avviso l’iter può essere portato a conclusione entro la data del 31 dicembre di quest’anno e ciò eviterebbe che le lavoratrici ed i lavoratori della ASL vengano penalizzati dall’inerzia della Direzione Generale. Ricordiamo, tra l’altro, e non è un fattore secondario, che il personale della ASL sta affrontando, da mesi, la situazione emergenziale da COVID-19 con grande spirito di sacrificio ed abnegazione senza che gli venga riconosciuto il giusto riconoscimento derivante dall’applicazione delle vigenti norme contrattuali e dagli impegni assunti dalla ASL, fin’ora, mai mantenuti”.
Una problematica, quella della mancata attribuzione della fascia economica superiore ai lavoratori, che non trova soluzione ormai da mesi, nonostante le numerose sollecitazioni delle forze sindacali e che, secondo l’intendimento delle forze sindacali, si sarebbe dovuto concludere già nel 2019 in ottemperanza di un accordo biennale 2018/2019.
A causa però dell’esclusione dai benefici economici di una gran parte del personale in servizio, nonostante le disponibilità economiche, era stato convenuto con la Asl di sottoscrivere, entro febbraio 2020, un ulteriore accordo per l’annualità corrente, per poter garantire l’attribuzione della fascia economica superiore anche al personale escluso, con decorrenza 1 gennaio di quest’anno. I numerosi solleciti dei sindacati, tuttavia, sono rimasti lettera morta e la Asl ha continuato a rimandare la trattativa, compromettendo la possibilità di dare seguito agli impegni assunti. “Data la risultante della riunione di oggi, il viceprefetto ha deciso di lasciare il tavolo aperto e di riconvocarci lunedì alle 12.00 – concludono – Andremo al prossimo incontro, ma se la Asl non mostrerà la volontà di avviare la procedura e l’impegno a volerla chiudere entro l’anno, dopo tutti i nostri solleciti di questi mesi, metteremo in campo anche azioni forti a tutela dei diritti della lavoratrici e dei lavoratori della ASL 1”.