ABRUZZO – “Sono oramai due mesi e non si sa quanto ancora durerà, che gli studenti fuori sede pagano affitti senza la possibilità di frequentare gli ambienti universitari e costretti, cosi come sono, ad inventarsi costosi collegamenti da remoto pur di continuare a vivere il rapporto con le Università e i relativi Corsi di studio. Insomma, come si suol dire, sul cotto l’acqua bollente”. Così scrivevano ad Aprile scorso Mauro Nardella componente della UIL CST Adriatica Gran Sasso e Marco Angelini della Federazione Uil scuola Rua Abruzzo.
“Sulla scorta di quella richiesta– affermano i due sindacalisti della UIL-la Regione Abruzzo aveva prodotto la Legge regionale n.10 attraverso la quale stanziava fondi per garantire agli studenti abruzzesi fuori sede il pagamento degli affitti e con essi la possibilità per gli universitari di poter contare su un budget che avrebbe compensato le spese per sostenere i collegamenti da remoto. Il bonus sarebbe valso un massimo di 1000 euro, avrebbe dovuto coprire le spese sostenute per il pagamento degli affitti dei mesi di marzo, aprile e maggio e sarebbe dovuto essere erogato per riduzione reddito familiare. Le stesse, infine, sarebbero state assicurate previa richiesta degli interessati seppur assoggettati a constatazione ISEE familiare.”
Queste erano le notizie che ci erano pervenute ma ad oggi di pratico non ancora c’è stato nulla.-sottolineano Nardella ed Angelini– Ora chiediamo al presidente della Regione Marsilio non solo di confermare quanto deliberato ma di renderlo pratico elargendo finalmente i giusti emolumenti agli aventi diritto. Il tutto soprattutto dopo aver saputo che l’Abruzzo proprio con un’ordinanza di Marsilio ha imposto nuovamente la didattica a distanza a tutti gli studenti universitari frequentanti i corsi di laurea in Abruzzo ( spero si tenga presente anche di questo per integrare nuovi emolumenti).
Da organi di stampa siamo venuti a conoscenza– continuano i due rappresentanti sindacali condividendone il contenuto- che la consigliera regionale del M5S Barbara Stella affermava che in merito al contributo affitto per gli studenti fuori sede previsto dalla legge regionale n. 10 del 3 giugno 2020, veniva constatato che con DGR n. 532 del 31 agosto 2020 era stato aggiunto un ulteriore criterio di accesso al contributo specificando che gli studenti avrebbero dovuto essere iscritti per l’anno accademico 2019-2020, ad una annualità non successiva alla prima fuori corso.
La speranza nostra è che non si renda ulteriormente difficoltoso il cammino verso l’attribuzione dell’emolumento promesso e soprattutto chiediamo che per il prossimo futuro si dia priorità molto più a situazioni come quelle sopra descritte che all’attribuzione di fondi a squadre blasonate di calcio della serie A italiana. Concludono Nardella ed Angelini.