ABRUZZO – Sul bordo del precipizio circa 800 mila euro da destinare a ben 4 mila studenti delle scuole superiori abruzzesi. Tanti sono rispettivamente i fondi della Borse d’Istruzione “Io Studio” e i rispettivi beneficiari che rischiano di vedere andare in fumo questa opportunità perché la Giunta regionale, a trazione Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia, è l’unica in Italia a non aver consegnato correttamente i documenti al Ministero dell’Istruzione per la segnalazione degli studenti aventi diritto. I termini scadono a novembre e oggi, nel corso della commissione vigilanza, l’Assessore Quaresimale ha arroccato scuse poiché riveste da pochi giorni il ruolo di Assessore all’Istruzione, come se fino a ieri non fosse stato un componente della sua stessa maggioranza, e addirittura del suo stesso partito (Lega), a gestire le pratiche burocratiche destinate all’assegnazione dei fondi. Non sono certo gli studenti abruzzesi e le loro famiglie a dover pagare la giostra delle poltrone tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Non sono certo gli studenti abruzzesi a dover scontare il pressapochismo di una Giunta regionale che a quanto pare fino a oggi è più attenta alle dinamiche di partito e agli equilibri interni che al diritto allo studio di migliaia di studenti. Tutto questo è inaccettabile e fino a quando non avrò risposte certe sull’attivazione di tutto quanto necessario per l’erogazione delle borse di studio da parte della Regione non arretrerò di un millimetro. Il caso tornerà in Commissione Vigilanza nella prossima seduta”. Il duro commento arriva dal Consigliere regionale M5S Giorgio Fedele che nei giorni scorsi aveva sollevato il caso, unico in Italia, sulla cattiva gestione del bando “Io Studio” messo in atto dal Governo.
“Le Borse d’Istruzione “Io Studio” (“Fondo unico per il Diritto allo Studio”) – spiega Fedele – è una iniziativa del Ministero dell’Istruzione per il contrasto alla dispersione scolastica e il potenziamento del Diritto allo Studio, dedicata agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado con reddito basso. Ma per gli studenti abruzzesi questa opportunità va via via sfumando perché la Regione Abruzzo, guidata dal centrodestra, è l’unica in Italia che non è stata in grado di inviare la documentazione corretta per segnalare gli studenti aventi diritto. Alla nostra Regione spetterebbero circa 3 milioni di euro ma, per avere la prima trance di 800 mila euro, entro novembre la Giunta deve fornire i documenti al Ministero e, invece, siamo qui a sentire giustificazioni su passaggi di poltrone, impegni da prendere e cose da fare quando tutte le altre regioni d’Italia hanno già consegnato i documenti. Un pressapochismo inaccettabile soprattutto perché a farne le spese sono gli alunni più bisognosi della nostra regione. Infatti la borsa di studio viene assegnata sulla base del reddito ISEE per aiutare le famiglie a sostenere i figli nel percorso di studi con la possibilità di acquistare libri, dispositivi digitali, corsi e attività di approfondimento. In un momento storico così difficile per le economie degli abruzzesi una Regione che mette avanti le logiche di partito piuttosto che il benessere e il diritto allo studio dei propri giovani dovrebbe fare immediatamente le valigie e andare a casa”, conclude.