AVEZZANO – Sale ad 8 il bilancio delle persone decedute, ospiti della Rsa e Casa di Riposo Don Orione. Si è spenta, nel pomeriggio di oggi, un’altra “nonna”.
All’inizio del propagarsi del focolaio da coronavirus il direttore, Don Vittorio Quaranta, aveva rassicurato parenti e familiari sulle condizioni fisiche stabili dei pazienti.
Ora invece inizia a profilarsi uno scenario davvero preoccupante: al momento sono 53 gli ospiti presenti in istituto risultati positivi ai test molecolari, 9 gli ospedalizzati che, ovviamente, necessitano di cure che possono essere somministrate solo all’interno del nosocomio cittadino.
Tanta l’apprensione anche tra gli operatori del Don Orione che hanno sempre lavorato al massimo per la tutela e la sicurezza dei “nonni”, donando loro cure ed amore incondizionati. Tanto è che nella prima ondata non si erano registrati casi di contagio, proprio per l’attenzione riservata a queste persone fragili che erano state isolate immediatamente dentro la struttura senza nemmeno avere la possibilità di incontrare i propri familiari che sentivano attraverso video chiamate e messaggi.
Sarebbe auspicabile, ora, un’assunzione di responsabilità da parte di chi, pur sapendo di essere positivo, non ha prestato le dovute attenzioni e non ha rispettato le regole imposte dal Governo per evitare il propagarsi del contagio.