SULMONA – “Premesso che nello spirito dell’articolo 27 della Costituzione, il trattamento rieducativo dei soggetti ridotti in vinculis deve attendere” al reinserimento degli stessi” e il lavoro all’interno ed all’esterno degli istituti penitenziari, anche accompagnato da opportune iniziative di formazione e tutoring, rappresenta uno strumento fondamentale di rieducazione, recupero e reinserimento sociale dei soggetti detenuti in espiazione di pena definitiva… È così che inizia la deliberazione di Giunta comunale dello schema di convenzione con la Casa di reclusione di Sulmona per i lavori di pubblica utilità dei detenuti ed alla quale personalmente io plaudo e non solo perché attore coinvolto, così come previsto dall’articolo 5 della legge 395/90, per via dei compiti istituzionali che ispirano la mia professione e per i quali ho prestato giuramento di fedeltà allo Stato” – A dirlo è Mauro Nardella componente della segreteria confederale CST UIL ADRIATICA GRAN SASSO-
“Finalmente, grazie ai si del sindaco di Sulmona Casini Annamaria e agli attuali assessori Cozzi Manuela, Di Cesare Luigi e Zavarella Salvatore prende forma e a giorni sarà reso pratico il progetto ” Mi riscatto per Sulmona” che fa capo ad una serie di iniziative per l’impiego di detenuti in attività lavorative volontarie e gratuite di utilità sociale” -Sottolinea Nardella- “Sarà una vera simbiosi tra chi è deputato all’amministrazione del bene pubblico e chi, dopo aver sbagliato nella vita, vuole riscattarsi degli errori commessi.
Dietro l’impegno del Comune di assicurare la copertura assicurativa INAIL ed RC nonché la formazione necessaria prevista dal testo unico sulla sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro, la dotazione dei dispositivi di protezione e sicurezza e a consentire la consumazione di un pasto al sacco o presso esercizi commerciali convenzionati ai detenuti che presteranno l’attività lavorativa, dagli ci sarà sarà assicurato un contributo in ambiti quali l’assistenza alle persone in difficoltà ( anziani, invalidi, diversamente abili); manutenzione ordinaria e la pulizia delle strade e delle piazze pubbliche; manutenzione e pulizia di siti di attrazione turistica e di luoghi o edifici appartenenti al patrimonio artistico e culturale della città; manutenzione e pulizia di parchi pubblici, del letto dei torrenti e dei fiumi e all’attività di protezione civile correlate alla gestione di emergenze per calamità o eventi naturali improvvisi.
La Direzione della Casa di reclusione di Sulmona, invece , attraverso il personale di polizia penitenziaria provvederà ad esercitare la vigilanza solo eventualmente necessaria o richiesta dal Magistrato di sorveglianza”.
“Inizia così un percorso di interazione istituzionale che sa di storia visto che nel passato non se ne contano di esperienza similari.
Sono convinto che sia la città di Sulmona che il carcere, troppo spesso lasciato ai margini se non del tutto escluso dalla società che lo circonda, ci guadagneranno. Ora bisognerà soltanto iniziare” – Conclude il sindacalista della UIL.
[su_note note_color=”#FFFF66″ text_color=”#333333″ radius=”3″]COMUNICATO STAMPA[/su_note]