AVEZZANO — Una Piazza Risorgimento affollatissima ha accolto il candidato sindaco Gianni Di Pangrazio per l’ultimo comizio in vista del ballottaggio di domenica 4 e lunedì 5 ottobre. Una coalizione triplicata, forte e coesa, quella che, per il bene di Avezzano e degli avezzanesi, si è presentata alla città in questa ultima sera di campagna elettorale.
“Sono felice – ha detto il dottor Stefano Guerracini, primario di cardiologia della Casa di Cura Pietrangeli di Pescara – di vedervi ancora più numerosi di 15 giorni fa. Sono state due settimane in cui la nostra coalizione ha dimostrato di saper ascoltare, di aprirsi e di non aver bisogno di parlare male degli altri. Abbiamo ascoltato tutti per il bene di Avezzano. La nostra coalizione era una realtà già consolidata che aveva bisogno di altre idee. Ci siamo sentiti con le altre coalizioni ed abbiamo trovato delle idee fantastiche. Non abbiamo bisogno di ascoltare venti che arrivano da altre città, noi la qualità ce l’abbiamo qui. Gianni Di Pangrazio riporterà in alto i valori di questa splendida città”.
A sostenere il candidato sindaco nella sua corsa a Palazzo di Città, anche i suoi nuovi alleati con i quali sono stati condivisi punti comuni del programma: Mario Babbo, con il candidato consigliere Pierluigi Di Stefano, e Antonio Del Boccio che hanno spiegato i motivi per i quali hanno deciso di sostenerlo in questa battaglia finale. “Questo – ha esordito Di Stefano – non è il momento degli esperimenti. Tiziano Genovesi non ha mai amministrato neanche un condominio, non si può improvvisare sindaco dall’oggi al domani senza aver mai fatto alcuna esperienza. È un quarantenne radiocomandato da altri territori. La scelta di domenica è fondamentale, dobbiamo decidere se scegliere Avezzano o altri territori, se scegliere l’esperienza o l’improvvisazione”.
“Io non voglio padroni” ha detto Del Boccio. “Con Di Pangrazio ho avuto un confronto leale. Abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa su due punti cardine: lavoro e sicurezza. Di sicurezza ci occuperemo noi, perché noi siamo gli esperti. Saremo duri sulle strade, aumenteremo il numero di agenti di Polizia Locale e applicheremo il Daspo. Abbiamo inoltre chiesto al candidato sindaco la defiscalizzazione per le imprese del nucleo industriale al fine di renderlo appetibile per altre aziende e creare nuovi posti di lavoro”. Per Mario Babbo:”Abbiamo un tribunale ed un ospedale da difendere oltre che i 50 milioni di euro per l’impianto irriguo del Fucino. Abbiamo riflettuto a lungo e questa era l’unica scelta giusta. Andiamo a votare Gianni Di Pangrazio altrimenti finiremo in mano ad altri territori”.
“Qualche settimana fa – ha dichiarato il candidato Gianni Di Pangrazio a chiusura del comizio – una Piazza piena ed 8000 persone ci hanno dato la loro fiducia, ma fermarsi qui non sarebbe giusto dinanzi al vostro entusiasmo. Quando le decisioni sulla nostra vita vengono prese da chi vuole mantenerti in una condizione di sottomissione, quelle decisioni non possono mai essere né buone né opportune. Ho sentito parlare di campanile. L’unica campana che sentiamo suonare da due mesi a questa parte è quella di chi vuole imporre le proprie regole e i propri uomini. A noi piace solo la campana di questa cattedrale e non quella della Lega aquilana. Vedo slogan di azzeramento dell’indennità, io l’ho fatto, ma non l’ho utilizzato per fare propaganda. Non possiamo mettere una Ferrari in mano ad un sedicenne senza patente. Avezzano ha bisogno di una guida capace, non di improvvisazioni. Nel mio programma ci sono le idee e la passione di chi ama veramente Avezzano e la Marsica, persone moderate, libere e rispettose delle istituzioni. Insieme, facciamo vincere Avezzano”.