AVEZZANO – “Da qualche ora, la coalizione formata dalla Lega, più alcune parti ‘smembrate’ del centro destra, cerca di offuscare un possibile, o probabile, risultato positivo di Giovanni Di Pangrazio con l’unico argomento che è rimasto ovvero quello della contrapposizione ideologica”.
Lo afferma Alfredo Chiantini, candidato consigliere a sostegno di Gianni Di Pangrazio sindaco.
“Gli strateghi e consiglieri del candidato sindaco Genovesi, dopo aver verificato l’inefficacia della carta delle alleanze e dei programmi, – continua – cercano almeno di poter dire che ‘dall’altra parte c’è la sinistra’. Il problema è che questa tesi appare risibile per una serie di ragioni. La prima è che, nella coalizione civica di Gianni Di Pangrazio, hanno trovato spazio gran parte delle migliori forze del centrodestra cittadino. Essi costituiscono, insieme a persone provenienti da altre estrazioni politiche e culturali, un’offerta politica credibile, autorevole e libera. La seconda è che l’ipotesi del leghista duro e puro, contrapposto al sindaco di sinistra, fa sorridere tutti coloro che ricordano proprio Genovesi e Iacone al fianco di Gianni Di Pangrazio solo tre anni fa, nel ballottaggio. E allora, delle due l’una. O tre anni fa, Genovesi, era meno leghista. O Di Pangrazio non era e non è etichettabile nel semplicistico schema in cui vorrebbero relegarlo per catturare i consensi di coloro che votano solo la bandiera”.
“Alziamo – conclude Chiantini – il livello del dibattito. Perché i consensi dei partiti fluttuano, un sindaco deve invece assicurare una guida stabile e certa.
Parafrasando Benedetto Croce: La critica è un fucile molto bello, ma deve sparare raramente. A buon intenditore poche parole”.
Parafrasando Benedetto Croce: La critica è un fucile molto bello, ma deve sparare raramente. A buon intenditore poche parole”.