AVEZZANO – “Sono nata e cresciuta in un quartiere popolare e gran parte dei miei affetti tutt’ora vivono lì. Quindi posso capire la condizione di tutte le zone ‘lontane’ dal centro, avendola provata sulla mia pelle. In particolare, la zona nord della città è la più popolosa e nonostante questo ha subito negli anni l’ingerenza e l’indifferenza di chi ha sempre avuto maggiore attenzione per il cuore di Avezzano. Serve una inversione di tendenza, immediata e concreta, con un piano di riqualificazione, altrimenti la Città non decolla”.
Così il candidato consigliere della Lega Pamela Di Iorio, responsabile Giovani Marsica, nel fare il punto sulla situazione di quartieri e frazioni, “zone e comunità che devono fare un corpo unico con la parte centrale”.
Oggi ad Avezzano ci sarà la visita del presidente dell’azienda territoriale per la edilizia residenziale (Ater) della provincia dell’Aquila, Isidoro Isidori, che incontrerà il commissario Passerotti e poi gruppi di inquilini di case popolari “finora abbandonate sia strutturalmente e sia socialmente, come ho potuto constatare nel corso degli anni e in questa campagna elettorale quando sono state moltissime le richieste, accorate, di aiuto”.
“Bisogna tornare alla sostanza e lasciare la forma – continua la 30enne salviniana -. Ci sono intere famiglie che vivono ai margini della dignità, con edifici abbandonati e sui quali gli interventi importanti mancano da 40 anni. Persone, interi nuclei che per colpa della burocrazia rischiano di perdere un tetto sulla testa da un momento all’altro”.
Per la Di Iorio, “è importante anche la sicurezza in zone poco illuminate e dove spesso si sono verificati episodi incresciosi, ma fondamentale è garantire una vita quotidiana ‘normale’ e il diritto di abitare in una casa degna di essere chiamata tale”.
“Il cambio di passo – continua – si è avvertito già con l’arrivo del nuovo presidente, l’avvocato Isidori: infatti, l’indifferenza ha lasciato spazio all’ascolto e con un’amministrazione a guida Lega, mi farò portavoce e tramite delle esigenze dei residenti con la dirigenza regionale. Ho deciso 4 anni fa di impegnarmi attivamente in politica proprio per dare voce a queste situazioni inascoltate e indifese, per ripristinare la giustizia sociale che troppo spesso riempie la bocca dei benpensanti ma che in concreto è praticamente stata sempre un’utopia”, conclude la giovane candidata.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]