AVEZZANO – Per non dimenticare. La Pro Loco conclude, con allestimento di pannelli commemorativi dei campi di prigionia di Avezzano, gli innumerevoli appuntamenti celebrativi che già ha organizzato e che hanno voluto significare il ricordo di uno degli avvenimenti bellici più cruenti che ha colpito il nostro Paese: la Prima Guerra Mondiale.
L’inaugurazione e il posizionamento delle strutture avverrà venerdì 11 settembre 2020, alle ore 11,00, presso la Pineta in zona parco giochi e, in seguito, alle ore 12,00 in Via Piana, ex cimitero di Chiusa Resta.
Per non dimenticare. Un gesto significativo che vuole, cento anni dopo lo scoppio della Grande Guerra, omaggiare, nel ricordo, le vittime che hanno dato la propria vita a difesa e per la libertà della Patria.
Per non dimenticare il campo dei prigionieri di Avezzano: il “PG 1”. Allestito dal governo Salandra, il campo di prigionia fu riservato a circa 15.000 prigionieri dell’esercito austro-ungarico principalmente di nazionalità ceca e slovacca, polacca, tedesca, ungherese; i rumeni, che verso la fine del conflitto furono radunati nella Legione Romena d’Italia, ebbero una guarnigione e un campo di addestramento ad Avezzano. Dismesso per buona parte nel 1920, un settore venne riutilizzato nella seconda guerra mondiale per recludere i prigionieri di guerra indiani, inglesi, neozelandesi e pakistani. (wikipedia).
Per non dimenticare il professor Gianluca Tarquinio, il suo immenso bagaglio culturale, il suo incessante desiderio di offrire e condividere con il territorio le più piccole informazioni ricche di storia. Per non dimenticare la sua grande disponibilità per chiunque volesse conoscere. Incredibili i progetti e la sua straordinaria competenza nel ricomporre il Centro Studi Marsicani “Enrico Maria Palanza”, realizzato anche con l’aiuto degli studenti che lo amavano. Per non dimenticare il suo amore per la Pro Loco e per tutti i consiglieri. A lui si deve l’iniziativa di questo momento importante e di rilievo storico per la città.
Il prof. Tarquinio e l’avvocato Umberto Irti, presidente onorario dell’ArcheoclubMarsica, hanno redatto i testi dei pannelli così che la Pineta di Avezzano sarà un museo a cielo aperto. Grazie agli studi, agli approfondimenti archeologici della collaborazione dell’Archeoclub Marsica, si potranno evidenziare i resti delle strutture che appartenevano al campo di concentramento della Grande Guerra, il PG091. L’individuazione sarà possibile proprio con le indicazioni dettagliate che si potranno visualizzare sugli appositi pannelli.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]