AVEZZANO – “Il settore dell’edilizia scolastica, grazie anche ai fondi stanziati, ha finora svolto un ottimo lavoro per riqualificare e mettere in sicurezza le scuole del nostro territorio, tanto che Avezzano rappresenta un modello virtuoso per quanto riguarda la sicurezza sismica della scuole. Avezzano è infatti la prima città della nostra Regione ad avere scuole di ogni ordine e grado con edifici ad alta efficienza sismica ed energetica”. A dichiararlo è Serena Cinardi, candidata nella lista “Riformisti per AZ” a sostegno di Gianni Di Pangrazio sindaco.
“Vi è però ancora un tassello mancante – spiega la candidata – ovvero l’assenza di un nido d’infanzia comunale. È vero che la scuola dell’obbligo inizia a 6 anni, ma è anche vero che nella maggior parte delle famiglie entrambi i coniugi lavorano o, comunque, hanno bisogno di farlo. Perciò, aprire un nido d’infanzia comunale sarebbe un servizio molto prezioso da mettere a disposizione per la comunità. L’esistenza di un nido d’infanzia comunale agevolerebbe decisamente le famiglie. Inoltre, insieme ad esso, sarebbe utile creare una rete di collaborazione tra enti locali, aziende e fondazioni per istituire anche asili aziendali, magari condivisi, che permetterebbero alle famiglie di poter lavorare con maggiore serenità e, al contempo, la creazione di nuovi posti di lavoro.
Nonostante sia consapevole che la straordinaria ed imprevedibile emergenza Covid-19 imponga norme di profilassi in cui il distanziamento sociale e il ridimensionamento numerico delle classi riducono il livello di rischio, si è potuto constatare che i centri estivi che hanno operato nella stagione appena trascorsa, rispettando le normative dettate dai DPCM e rispettando l’ ordinanza del Presidente della Giunta Regionale d’ Abruzzo con il relativo Protocollo di sicurezza per l’esercizio dei servizi per l’infanzia e per le aree gioco ad essa dedicate, sono riusciti a fornire un servizio alla comunità senza mettere a rischio la salute pubblica”.
“Per questo – conclude – credo che il Comune, partecipando a bandi regionali affinché vengano finanziati progetti atti alla realizzazione dell’idea e alla promozione di corsi di formazione periodici rivolti agli educatori al fine di realizzare un percorso formativo coerente con quanto previsto dal Piano Nazionale di formazione, sarebbe in grado di fornire un servizio con standard qualitativi elevati ma, al contempo, con una possibile e doverosa riduzione dei costi rispetto ai nidi d’infanzia privati” conclude la candidata”.