TRASACCO – E’ alle nuove generazioni che l’Amministrazione comunale si rivolge con una serie di progetti tematici volti a sviluppare e coltivare il loro senso civico, l’educazione e il rispetto anche verso quei valori che rappresentano le salde radici a cui si appartiene, ma che permettono di guardare avanti per costruire un futuro migliore. Prima tappa di questo viaggio tra i valori e i simboli della nostra Repubblica è stata la storia della Bandiera italiana che rappresenta la memoria e lo spirito di tutti noi.
“Ci tengo a ringraziare il Generale Fazio – ha affermato il vice sindaco Oreste Fosca – che è stato anche oggi con noi, facendo una lezione non solo sulla bandiera ma anche di storia, ammaliando tutti i bambini. Siamo veramente contenti e soddisfatti di questo e sarà sempre il benvenuto qui a Trasacco”.
I bambini, di ogni età, hanno partecipato attentissimi all’excursus storico che il Generale Vero Fazio ha fatto sul Tricolore, dalle sue origini fino a ciò che esso rappresenta oggi.
Nato come bandiera militare nel 1796, per distinguere il contingente italiano all’interno delle truppe di Napoleone, fu prima vessillo della repubblica Cispadana e poi di quella Cisalpina. I tre colori, vennero replicati sul modello della bandiera francese mantenendone il bianco ed il rosso, ma sostituendo il blu con il verde richiamando il colore degli Sforza di Milano. Con la sconfitta di Napoleone il tricolore fu abolito, tuttavia rimase nella memoria degli italiani divenendo simbolo di appartenenza e, in seguito, di ribellione nei moti contro gli austriaci durante il Risorgimento italiano. Il Tricolore fu adottato, nel 1848, come bandiera del Regno di Sardegna dai Savoia (inserendo il loro scudo con la croce bianca in campo rosso), e con l’unificazione italiana (1861) diventò la bandiera del Regno d’Italia. Quando nel 1946 fu proclamata la Repubblica lo scudo dei Savoia fu eliminato.
“Ritengo – spiega il generale Vero Fazio – che sia importante spiegare ai bambini i simboli fondamentali della nostra Nazione, perché anche se sembra retorico parlare della Bandiera in realtà è importante. Il nostro Paese negli ultimi anni ha perso gran parte dei valori che hanno fatto della nostra Italia una nazione unita. Con il tempo stanno tornando spinte separatiste e questo è successo perché abbiamo perso questi significati, che non vengono ricordati neanche a scuola. La mancanza di questa cultura – conclude – porta alla mancanza della creazione di quei vincoli che, invece, queste conoscenze rafforzano”.
“E’ l’inizio – ha dichiarato Sara Di Salvatore, presidente del Consiglio comunale – di un progetto più ampio di educazione civica per avviare un ragionamento di rispetto del Paese, degli altri ed anche di se stessi. La storia della Bandiera italiana è stata il primo passo, speriamo di poter consegnare la Costituzione durante l’anno scolastico e di riuscire ad allestire anche una mostra con i materiali di questo incontro”.