AVEZZANO – Il dibattito che si sta aprendo negli ultimi giorni intorno al tema della cultura mi appassiona, come cittadino ancor prima che come candidato, per spirito di servizio verso un comparto che rende l’Italia un modello ed un centro di innovazione.
Avezzano negli ultimi anni ha vissuto un grande sviluppo grazie agli sforzi di audaci pionieri e alla volontà di nuove generazioni di artisti. Le nuove opportunità per le programmazioni, restaurate e create, offerte da strutture come il Castello Orsini e il Teatro dei Marsi sono un dato considerevole.
Emerge la consapevolezza di scrollarsi di dosso quella patina di atavica secondarietà e di provincialismo che tanto hanno segnato il nostro territorio. Ritengo che debbano essere premiate quelle professionalità che sono state in grado di costruire impresa cultura perché cultura è professione; inoltre è necessario avviare un circolo virtuoso basato sulla meritocrazia che offra al contempo terreno fertile per le start up.
Entrando nel merito del Teatro dei Marsi: è ora di valorizzare questa straordinaria avventura. La Città di Avezzano dev’essere premiata attraverso conferimenti pubblici dal Ministero e dalla Regione per un potenziale che non ha più bisogno di essere dimostrato.
A tal fine è preferibile la costituzione di un gruppo di lavoro a modalità non più attuali come la direzione artistica unica o simili. Occorre realizzare un organismo tecnico-artistico in grado di attuare le potenzialità, difendere l’indipendenza e operare con capacità gestionale, rivedendo doverosamente anche i costi delle attuali programmazioni. Non vi è alcun bisogno di carrozzoni il cui percorso termina con deficit clamorosi (già accaduto anche nella nostra regione, purtroppo). Avezzano ha persone competenti e appassionate che hanno già dato esempi produttivi all’Italia e che sono pronte a realizzare tali obiettivi: a costoro affiderei il compito.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]