ABRUZZO – “Ho letto con molta attenzione il discorso dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi, intervenuto al Meeting dell’Amicizia di Rimini che ritengo meritino delle sottolineature e che in molti passaggi dovrebbero far riflettere la nostra classe politica nazionale e locale.” Così Roberto Santangelo, vice Presidente vicario del Consiglio regionale.
“Le parole di Draghi dovrebbero rappresentare un invito e un richiamo a tutti noi per il ruolo che svolgiamo nella nostra attività politica. Un discorso di altissimo profilo, dove chiede ai governati, tra l’altro, maggiore attenzione nella formazione e nell’istruzione dei giovani. Dal discorso, inoltre, si posso cogliere alcune qualità necessarie per rivestire, oggi, il ruolo di leader, come la capacità di saper prendere delle decisioni sulla base, non delle convinzioni personali, ma attraverso un’analisi attenta e il più possibile dei fatti. Così come il coraggio e la consapevolezza che richiedono le decisioni, anche forti per il Paese, quando non si conoscono tutte le conseguenze. E non mi riferisco soltanto a questi ultimi mesi dove la pandemia ha impresso un’accelerazione su cambiamenti che erano in atto, come la digitalizzazione, ha proseguito Santangelo – ma il mio pensiero va alla scelta, ad esempio, di limitare la libertà di circolazione delle persone come pure quella di bloccare interi settori della nostra economia forse avrebbe richiesto una valutazione più attenta perché molte sono le attività che non hanno avuto la capacità e la forza di rialzare le saracinesche, lasciando molte persone prive di lavoro.”
Santangelo conclude ritenendo che “l’umiltà, parafrasando un pensiero di Simon Weil, è soprattutto una qualità dell’attenzione che spesso difetta alla classe politica, mentre l’essere umili non deve essere inteso in opposizione a forti, ma è un valore che ci fa comprendere i limiti del proprio mandato.”
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]