AVEZZANO – “L’esigenza di reagire alla mediocrità nella quale è sprofondata la nostra comunità locale, da troppo tempo soggiogata da logiche miopi e autoreferenziali, non può più attendere. Sono consapevole che non esistono ricette preconfezionate alle molteplici e complesse problematiche che attanagliano Avezzano, ma un rinnovato atteggiamento di ascolto autentico e saggio delle diverse istanze, sono certo, potrà garantire una gestione quanto più adeguata del lavoro che va fatto”.
“Ognuno di noi può essere parte del cambiamento. E’ il momento giusto. Personalmente voglio sforzarmi di guardare con occhi nuovi la nostra città, andando a scovare le potenzialità e le bellezze che la caratterizzano. Ci sono, vanno valorizzate. Non voglio rassegnarmi al fatto che non ci si adoperi a sufficienza per portarle alla luce. L’idea di poter contribuire a rompere alcuni schemi della vecchia politica mi entusiasma, esattamente come il porre in essere progetti innovativi e di grande prospettiva. Avezzano è il capoluogo della Marsica e deve quindi riappropriarsi della sua centralità. Il progetto proposto da Anna Maria Taccone è una grande opportunità di rilancio che i cittadini iniziano a fare loro. Sono certo che andremo lontano”.
“E’ altresì fondamentale, però, ridare slancio al tessuto culturale della nostra città. Settore, questo, che mi sta particolarmente a cuore. Spendo molte delle mie energie nell’insegnamento, anche orientato a promuovere il nostro patrimonio artistico. Ho fondato, insieme ad altri, l’Orchestra Giovanile della Diocesi dei Marsi, e tra i diversi eventi che ho promosso e curato nel tempo, mi piace ricordare il progetto Fragmenta Curae, finalizzato a raccontare, attraverso l’arte, vissuti di malattia e cura, e l’ultimo convegno che ho organizzato sotto l’egida della Pontificia Accademia per la Vita, sul tema dell’innovazione tecnologica che, a mio avviso, è indispensabile anche dal punto di vista politico”.
“Durante il lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19, lavorando come consulente scientifico ho contribuito a informatizzare alcune grandi strutture ospedaliere italiane dando l’opportunità a medici e pazienti di continuare a rapportarsi anche a distanza, attraverso l’utilizzo di piattaforme per la telemedicina. In questo modo, il digitale ha permesso di non interrompere la continuità assistenziale. E’ stata una grande soddisfazione personale aver offerto un servizio così significativo alla popolazione in un momento estremamente complesso e drammatico”.
“Rinnovato ascolto, rilancio del sistema cultura e ricerca di nuove e specifiche figure professionali in grado di contribuire al cambiamento che i tanti avezzanesi chiedono sono solo parte delle idee che animano il mio impegno politico. Avezzano deve ritrovare vigore e autorevolezza. E’ per questo che mi rivolgo ai tanti che auspicano una città moderna, versatile, ricca di nuove opportunità e attrazioni: uniamo le nostre forze e portiamo avanti un’idea di rinnovamento. E’ il momento di voltare pagina”.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]