TAGLIACOZZO – Come ormai sempre negli ultimi anni, Tagliacozzo Festival festeggia il ferragosto con “la Serva Padrona” di Giovanni Battista Pergolesi, in programma Sabato 15 Agosto alle 23.30 nella magnifica cornice del Chiostro di San Francesco.
“Abbiamo voluto – dice Sipari – mantenere la nostra tradizione dell’opera a Ferragosto nonostante le difficoltà dettate dalle restrizioni Covid. Uno spettacolo di certo più limitato ma comunque brillante e divertente che di certo appassionerà il nostro pubblico”.
L’opera rientra nella rassegna” Tagliacozzo Notturna” di Alessandro Zerella, per la regia di Christian Francesconi Catena e la direzione di Giuseppe Aprea con i solisti dell’Accademia Sannita.
La serva padrona è un intermezzo buffo musicato da Giovan Battista Pergolesi.
Composta per il compleanno di Elisabetta Cristina di Brunswick-Wolfenbüttel su libretto di Gennaro Antonio Federico, fu rappresentata la prima volta al Teatro San Bartolomeo di Napoli il 5 settembre 1733, quale intermezzo all’opera seria Il prigionier superbo, dello stesso Pergolesi, destinata a non raggiungere neppure lontanamente la fama della Serva padrona. Alla prima rappresentazione è attribuita a tutti gli effetti l’inizio del nuovo genere dell’opera buffa.
Lo stesso libretto fu ripreso da Giovanni Paisiello per l’omonima opera buffa.
Nel 1734 avviene la prima nell’Académie Royale de Musique di Parigi e nella Reggia di Versailles, nel 1746 nel Théâtre-Italien di Parigi e nel 1750 nell’Her Majesty’s Theatre di Londra.
Il grande successo della ripresa del 1752 dell’Académie Royale de Musique scatenò una disputa, nota come la Querelle des bouffons, fra i sostenitori dell’opera tradizionale francese, incarnata dallo stile di Jean-Baptiste Lully e Jean-Philippe Rameau, e i sostenitori della nuova opera buffa italiana fra cui alcuni enciclopedisti (in particolare Jean Jacques Rousseau, anch’egli compositore). La disputa divise la comunità musicale francese e la stessa corte (con la regina che si schierò a fianco degli “italiani”), per due anni, e portò ad una rapida evoluzione del gusto musicale del paese transalpino verso modelli meno schematici e più moderni.
Nel 1754 avviene la ripresa nel Théâtre-Italien come La servante-maîtresse nella traduzione in versi di Pierre Baurans e Charles Simon Favart e nel 1862 la prima all’Opéra-Comique di Parigi con Célestine Galli-Marié.
Solisti invitati Laura ESPOSITO, Serpina e Alessandro CECCARINI, Uberto.
L’opera rientra nel progetto di collaborazione tra il Festival e l’Accademia di Alto perfezionamento musicale di Donata d’Annunzio Lombardi.
Info e biglietti su www.i-ticket.it
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]