L’AQUILA – È stato molto chiaro il Presidente Marsilio in conferenza stampa sulla questione masterplan che ha infuocato le pagine dei giornali abruzzesi nelle ultime ore.
“L’elenco delle opere arrivò a metà del 2016, due anni e mezzo dopo l’inizio del ciclo di programmazione previsto e molte delle opere che erano state messe in elenco erano dei titoli, ma non c’erano progetti e le idee, frutto di negoziati, trattative e scelte politiche, sono di vario tipo e decisero di fare un certo numero di opere, molte delle quali o non avevano uno straccio di idea di progettazione, o sono rimaste ferme e poi con difficoltà sono state portate avanti, o avevano una previsione di spesa largamente insufficiente: vedi il caso del Fucino a cuore all’assessore Imprudente che potrebbe raccontare che 50 milioni, che sembrano tanti, erano niente rispetto ai 200 che servivano per realizzare quell’intera opera, motivo per il quale noi ci siamo trovati di fronte ad una scelta: o restare fermi a continuare a menare, a pestare l’acqua nel mortaio per fare opere di progettazione di un’opera che mi costa il quarto dei fondi disponibili, o decidere insieme ai soggetti portatori di interesse del territorio, alle categorie interessate al mondo dell’Agricoltura che cosa fare con quei 50 milioni e quindi scegliere una parte di progetto che fosse funzionale e che potesse essere messo in campo. In sostanza noi ci siamo ritrovati a discutere con il governo e abbiamo ottenuto questi obiettivi: primo, i 390 milioni che potevamo perdere sono stati tutti messi in salvo e non c’è una sola opera che il governo ha tagliato.”
Prosegue Marsilio e affonda sul PD Abruzzo e locale : – “Questo lo dico per dire che, quelli che si sono messi ad alimentare una campagna vergognosa di stampa sui territori per andare a dire un “Guarda che hanno finanziato il Fucino”, “Guarda ti hanno finanziato l’ospedale psichiatrico di Teramo piuttosto che l’abbazia di Sulmona”, dicono delle bugie grosse come una casa, fanno mistificazione e in molti casi campagna elettorale, perché si sa che alcuni posti si vota e quindi, in particolare il Partito Democratico, porta avanti argomenti da spendere in questo sciacallaggio mistificatorio perché, da un lato con il suo governo e con i suoi ministri approva una legge che dice alle regioni: se vuoi dei soldi li devi prendere solo da lì, dal Masterplan, e solo da quelle opere del Masterplan, sennò te le definanzio perché stanno in ritardo per accettare questa trattativa. Io non mi faccio definanziare niente. Facciamo un accordo: credo che forse l’Abruzzo sia l’unica regione in Italia che ha inventato questo meccanismo del parziale finanziamento in moda che poi il 7% resta in cassa. Noi non ci fermiamo mai, andiamo avanti. Quindi: area di risulta Fucino, ospedale psichiatrico, Abbazia celestiniana, Passo Lanciano, Campus Universitario, la funicolare di Chieti, via, via andando avanti, tutto ciò che sta nell’elenco e che è pubblicato non si ferma. Non si rischia più il definanziamento. E se lo rischiava era per colpa delle amministrazioni precedenti che non hanno fatto progetti e che non sono andate avanti. Questi lavori li abbiamo trovati fermi in alcuni casi a piani di fattibilità dopo 6 anni: dal 2014 al 2020 molte di queste opere erano ferme a livello di piani di fattibilità o di progettazione preliminare. Quindi, gente che si dovrebbe vergognare per aver governato l’Abruzzo in questa maniera e aver rischiato di far finanziare la metà dei fondi e delle opere previste sul piano delle Infrastrutture e piano sviluppo e coesione, oggi va in giro a lamentare un accordo che è imposto dal loro governo, secondo le regole scelte dal governo e dal ministro del loro partito, rispetto al quale, oltretutto, non più tardi di qualche mesetto fa facevano anche le conferenze stampa per dare lezioni.”
Questo il link della video conferenza stampa del Presidente Marsilio: