AVEZZANO – Abbiamo scritto tante pagine sul mercato del sabato da quando è stato spostato, per volere della amministrazione De Angelis, alla zona Nord di Avezzano. Oggi, però, dopo polemiche, questione sicurezza, ricorsi e contro-ricorsi, termina definitivamente la storia e i banchi restano a Piazza Torlonia, nel cuore della città.
Due cittadini, residenti in via Lolli, angolo Piazza Torlonia, chiedono ai giudici l’annullamento dell’atto adottato dal commissario prefettizio Passerotti, tra i principali motivi: il mancato coinvolgimento dei residenti, dell’associazione dei consumatori, eccesso di potere per sviamento, irragionevolezza, difetto di istruttoria, illogicità – difetto e carenza di motivazione – erroneità dei presupposti, contraddittorietà e perplessità dell’azione amministrativa sotto altro profilo, violazione del criterio direttivo della sicurezza e delle esigenze di polizia stradale, dell’accessibilità e decongestione di aree problematiche, eccesso di potere, incompetenza del commissario straordinario violazione art. 141 T.U.E.L. . Come già riportato da MarsicaWeb, oggi la sentenza definitiva che rigetta tutte le accuse e stabilisce, in conclusione, che il ricorso è infondato in tutti i suoi profili e deve essere respinto.
“Il TAR Abruzzo rende giustizia alla città – commenta l’avv. Roberto Verdecchia, uno degli ex consiglieri di opposizione, contrario allo spostamento e che si è battuto sin dall’inizio – e a chi ha sempre creduto nel valore della storia e delle istituzioni, sia esse amministrative che legislative. Era ovvio e scontato che il mercato rimanesse in pieno centro e non seguisse le illogiche e pretestuose indicazioni di chi ha mal governato la città per 23 mesi e 10 giorni. Le dieci pagine della sentenza del Presidente estensore dr. U. Realfonso concedono serenità non solo alla classe degli ambulanti, ma all’intera città che, con l’avvento del nuovo Sindaco, avrà modo di trasformare la ricollocazione da provvisoria in definitiva del mercato del sabato, archiviando una delle peggiori pagine della politica avezzanese che la storia ricordi negli ultimi 50 anni. – Conclude Verdecchia – Ora, si torni al dialogo con i cittadini ricorrenti e si concerti con loro l’interesse pubblico e privato trovando la giusta sintesi delle rispettive pretese.”