ABRUZZO – Sale ancora il numero dei nuovi contagiati da coronavirus nelle ultime 24 ore in Italia: secondo i dati della Protezione civile sono 306, a fronte dei 282 di ieri. Le nuove vittime sono invece 10 (ieri 9) per un numero complessivo di 35.092 decessi. I casi totali salgono a 245.338. L’unica regione a zero contagi è la Valle d’Aosta.
La maggior parte dei nuovi casi si registra in Lombardia con 82, seguita dall’Emilia Romagna con 55 e dalla provincia autonoma di Trento con 30. Al quarto posto il Lazio con 26 casi, poi il Veneto con 22 e la Campania con 16. Sono 10 i nuovi casi in Abruzzo mentre in tutte le altre regioni si registrano aumenti inferiori alle 10 persone contagiate.
L’incidenza a livello nazionale rimane stabile
“L’incidenza su base settimanale a livello nazionale conferma, come già la settimana scorsa, un dato stabilmente intorno a 2,3 nuovi casi” di Covid “per 100.000 abitanti. In parallelo, si mantiene stabile il dato sui nuovi casi testati su base settimanale, circa 2,8 per 1.000 abitanti a livello nazionale”. Lo afferma il professor Gianfranco Damiani, della sezione di Igiene dell’Università Cattolica, nel 17.esimo Instant Report Covid-19, iniziativa dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica.
Le Regioni e i vaccini contro l’influenza
Nel Report si parla anche di come le regioni si stanno attrezzando con i vaccini anti-infuenza in vista della probabile seconda ondata in autunno.
Sono 17 le Regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Liguria, Val d’Aosta, Friuli-Venezia-Giulia, P.A. di Bolzano, Lazio, Abruzzo, Molise, Umbria, Basilicata, Calabria, Puglia, Campania e Sardegna) che hanno programmato la fornitura di vaccinazioni anti-influenza per la stagione 2020/2021. Lazio e Calabria hanno deliberato sull’obbligatorietà del vaccino per determinate categorie a rischio (over-65 e operatori sanitari), mentre altre Regioni come la Campania hanno annunciato l’intenzione di introdurla.
I vaccini dedicati agli operatori sanitari
Si evidenzia in molte realtà regionali “l’attenzione, in sede di programmazione, a una fornitura di dosi vaccinali specificamente dedicate agli operatori sanitari, nonché la consapevolezza dell’importanza di raggiungere un’ampia copertura vaccinale, specie nei soggetti più esposti, consentendo una riduzione al ricorso all’assistenza nelle strutture sanitarie e permettendo una più facile diagnosi dei sospetti casi di positività al coronavirus”. L’adozione di politiche vaccinali specificamente rivolte agli operatori sanitari, prosegue il report, “può inoltre consentire di tutelare e preservare il personale sanitario, riducendo per questo non solo i rischi in termini di salute, ma anche in termini di giorni di lavoro persi per malattia”.
La situazione in Abruzzo
In Abruzzo, dall’inizio dell’emergenza, sono stati registrati 3352 casi positivi al Covid 19, diagnosticati dai test eseguiti nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara, dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo, dall’Università di Chieti e dal laboratorio dell’ospedale dell’Aquila.
Rispetto a ieri si registrano 10 nuovi casi.
8 pazienti (invariato a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 2 (+1 rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 105 (+5 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 470 pazienti deceduti (invariato rispetto a ieri); 2767 dimessi/guariti (+4 rispetto a ieri, di cui 13 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2754 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 115, con un aumento di 6 unità rispetto a ieri.
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 122303 test.
Del totale dei casi positivi, 249 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+2 rispetto a ieri), 834 in provincia di Chieti (+3 rispetto a ieri), 1605 in provincia di Pescara (+4 rispetto a ieri), 635 in provincia di Teramo, 26 fuori regione, mentre per 3 casi (+1 rispetto a ieri) non è indicata la provenienza.