AVEZZANO – “Accettare ora una candidatura a sindaco è una scelta che fa tremare i polsi, ma quello che ti infonde entusiasmo è il calore delle persone, è la sfida che ci siamo dati: scardinare quel vecchio sistema politico che ha svenduto Avezzano negli ultimi anni”.
Con queste parole il 40enne Tiziano Genovesi, candidato sindaco di Avezzano della Lega, alle amministrative di settembre, ha entusiasmato i sostenitori intervenuti all’inaugurazione del comitato elettorale in via Corradini.
Al suo fianco il deputato Luigi D’Eramo, segretario regionale del partito, Emanuele Imprudente, vice presidente di Giunta regionale con delega all’agricoltura, il consigliere regionale e sindaco di Ovindoli, Simone Angelosante, il capogruppo della Lega in consiglio regionale, Pietro Quaresimale, il segretario della Lega di Avezzano, Roberto Laurenzi, il coordinatore della Marsica, Antonio Tudico.
Nel frattempo, alla stessa ora, nel summit di maggioranza che si è tenuto nella sede aquilana della Lega, il coordinatore regionale dei berlusconiani, Nazario Pagano, ha calato quello che ritiene l’asso nella manica dei forzisti: la candidatura della Presidente dell’ACIAM Annamaria Taccone, in contrasto all’imposizione del Carroccio.
A l’incontro di massimo livello hanno preso parte tutti i vertici regionali dei partiti: Nazario Pagano e l’ex sindaco di Avezzano Gabriele De Angelis per Forza Italia; Luigi D’Eramo e Gianfranco Giuliante per la Lega; Etel Sigismondi e Massimo Verrecchia per Fratelli d’Italia; Enrico Di Giuseppantonio e Andrea Buracchio per l’Udc.
Gli uomini di Fratelli d’Italia hanno provato a ricucire lo strappo, sostenendo la necessità di una candidatura unica ad Avezzano, lasciando intendere che se così non fosse, anche loro sono pronti a correre con ben tre nomi da mettere in campo. Sembrerebbe prendere piede l’ipotesi della candidatura di: Maurizio Bianchini, Iride Cosimati, e di Rosa Pestilli, lasciando allo start , e ormai fuori dai giochi, Armando Floris, figlio dell’ex sindaco Antonio Floris, che ha governato la città dal 2002 al 2012, decidendo di non presentarsi alla riunione avendo capito che un eventuale nome sarebbe stato solo di facciata.
Il nostro sentore è quello che i meloniani non abbiano alcun interesse di gareggiare una competizione elettorale e vincerla. Anche se Forza Italia ritiene di avere un diritto di scelta, dovuto all’addio anticipato di De Angelis, che era stato eletto come civico e poi forzista, dopo la sentenza dell’anatra zoppa, era stato costretto a costruire maggioranze a gogò, aprendo definitivamente l’ingresso del potere aquilano nel Palazzo di città, per cercare di reggere lo scranno fino alla disfatta finale.
Insomma, i giochi di potere si stanno svolgendo tutti nel capoluogo aquilano, con l’ausilio dei pescaresi, la buona vecchia politica del territorio è solo un vago ricordo, come quello dell’Onorevole Ferdinando Margutti quando intraprese, nel lontano 1990, la battaglia per Avezzano Provincia!
A nostro avviso, è necessario ridare centralità al territorio della Marsica con il giusto risultato elettorale verso il bene comune, prima che espressioni di logiche ed interessi di partito blocchino la rinascita sociale ed economica della nostra terra.