AVEZZANO – “Dopo aver sentito parlare di pannelli “di metano” sul ponte di Genova, abbiamo voluto accogliere il leader della Lega Matteo Salvini con un vero pannello fotovoltaico e alcuni disegni che utilizziamo a scuola per spiegare ai bambini i concetti basilari delle energie rinnovabili.
Un primo cartello con un sole e un pannello collegato a una spina spiegava che con il fotovoltaico è possibile ottenere elettricità dalla luce del sole. Su un secondo cartello, una mucca che emette metano ricordava che si tratta di un gas responsabile del riscaldamento del pianeta 80 volte più potente della CO2. Il metano è una fonte energetica fossile non rinnovabile e non ha nulla di sostenibile.
Abbiamo voluto accogliere il capo della Lega con un flash-mob goliardico ma, in realtà, le energie pulite sono una questione molto seria che non ammette svarioni. Sopratutto da chi si candida a governare l’Italia. Parliamo da decenni di fonti rinnovabili. Il primo conto energia che incentivava l’installazione di pannelli fotovoltaici è del 2005. Dopo 15 anni non è ammissibile che un leader politico nazionale faccia ancora confusione sull’energia del futuro.
Le fonti fossili, metano incluso, sono responsabili del riscaldamento del Pianeta e dello stravolgimento del clima che provoca danni economici sempre maggiori. Agricoltori e apicoltori della Marsica sempre più spesso devono far fronte a prolungati periodi di siccità, gelate fuori stagione, bombe d’acqua. Sul Monte Velino quest’inverno la neve è stata quasi assente.
Dopo gli incendi devastanti in Siberia, Amazzonia e Australia, proprio in questi giorni, è stata registrata una temperatura record di 38° al circolo polare artico. Non è più tempo di scherzare né di fare confusione tra fotovoltaico e metano. Dobbiamo uscire rapidamente dalle fonti fossili puntando al 100% rinnovabile. Per questo dalla Politica pretendiamo serietà, competenza e visione del futuro. A partire da Avezzano e dall’Abruzzo, così in una nota l’Associazione Fare Verde.
Per Confindustria, da oggi al 2030, le energie rinnovabili possono generare 126 miliardi di investimenti, un milione di posti di lavoro e un incremento del valore della produzione industriale di 226 miliardi di euro. Gli industriali italiani prevedono che, grazie alle rinnovabili, le bollette elettriche al 2030 risulteranno inferiori per tutte le classi di consumatori rispetto al 2016. (fonte: Libro Bianco “Per uno sviluppo efficiente delle fonti rinnovabili al 2030” – Confindustria, -Ernst&Young e GSE). Il GSE ha comunicato che a fine 2019 in Italia c’erano oltre 880.000 impianti fotovoltaici per una potenza totale di circa 21 GW e una produzione di circa 24 TWh. Nel 2019 sono stati installati oltre 58mila nuovi impianti fotovoltaici, che hanno incrementato di 750 MW la potenza installata: una crescita quasi doppia rispetto ai 400 MW degli anni precedenti.
In Italia 3 impianti su 10 sono concentrati in Lombardia e Veneto. Oltre la metà degli impianti è situata nel Nord Italia (55%) mentre il 28% si trova nel Sud del Paese e nelle Isole. Fanalino di coda è il Centro Italia con il 17%. L’Italia ha già raggiunto e superato l’obiettivo europeo del 17% di energia rinnovabile per il 2020 ma non basta. C’è ancora tanto da fare, a partire dai nostri territori abruzzesi. (fonte: GSE, Rapporto statistico sul Solare fotovoltaico 2019, 23 giugno 2020).La prima fonte di energia pulita è il risparmio. Si invitano i cittadini a utilizzare il super ecobonus 110% che permette di migliorare le prestazioni energetiche degli edifici ottenendo dall’impresa che effettua i lavori uno sconto pari al 100% dei costi.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]