L’AQUILA – “Sono passati due mesi da quando l’ordinanza del Presidente Marsilio ha ripristinato i servizi sanitari, anche nell’Ospedale di Avezzano, eppure ci troviamo ancora con reparti che lavorano a mezzo regime e con una carenza cronica di posti letto e personale” lo afferma il Consigliere regionale Giorgio Fedele, che continua: “Ci sono interi reparti che lavorano con la metà dei posti letto previsti dall’atto aziendale: chirurgia generale, chirurgia vascolare, ortopedia, urologia, otorinolaringoiatra e ginecologia/ostetricia che hanno spazi ridotti e personale dimezzato.
Particolarmente critica, poi, è la chiusura del Day Surgery che ad oggi sembra non rientrare nei piani della maggioranza di centro destra. Parliamo di un reparto, fiore all’occhiello dell’ospedale di Avezzano, che snellisce in modo sostanziale le liste di attesa e soprattutto i costi per la Asl 1.
Nel comparto infatti sono trattati tutti quegli interventi che possono essere eseguiti in giornata senza necessità di ricovero e che invece oggi devono essere trattati attraverso l’ospedalizzazione del paziente con costi aggiuntivi per l’Ente. Parliamo di circa 2500 interventi annui e, se si tiene presente che il costo medio per ogni giorno di degenza si aggira fra i 700 e gli 800 euro e che in assenza del Day Surgery sarebbero necessarie almeno due notti di ricovero per ogni paziente da trattare, il costo in più che la nostra sanità sarebbe chiamata a sostenere è facile da calcolare.
Non sappiamo ancora come e quando questi servizi saranno ripristinati, quello che sappiamo è che sono passati quasi 60 giorni da quando il Presidente Marsilio ha ordinato la ripresa di tutte le prestazioni sanitarie, senza però che a tale previsione siano seguite azioni concrete per permettere il corretto riavvio delle prestazioni in Marsica. Una mancanza della Giunta e della Asl che si concretizza in un caos registrabile in tutta l’offerta sanitaria del nostro territorio.
Ho chiesto ufficialmente, con nota protocollata, al Direttore Testa che ci vengano comunicati i tempi di riapertura, gli spazi in cui si ritiene di poter sistemare i reparti e soprattutto con quale personale. Domande a cui attendo risposte chiare e celeri, anche in funzione del potenziamento del reparto di Terapia Intensiva e semi intensiva che il Governo ha finanziato con fondi statali e per i quali voglio avere maggiori dettagli sul loro effettivo impiego. Dopo due mesi è inaccettabile avere ancora incertezze sul futuro dell’Ospedale di Avezzano e sull’offerta sanitaria che sarà in grado di garantire. Una situazione questa che mortifica tutti, dai cittadini alle alte professionalità che operano proprio in quei reparti che ancora oggi sono colpevolmente chiusi o ridimensionati”. Conclude.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]