SAN VINCENZO VALLE ROVETO – Abbiamo atteso qualche ora prima di mettere nero su bianco le sensazioni e le impressioni dal convegno di sabato scorso sul fiume Liri a San Vincenzo Valle Roveto.
Non volevamo farci trascinare dalle reazioni a caldo ed abbiamo preferito una reazione meditata.
Ad ogni modo ora siamo sereni e possiamo dire che le acque del Liri sono potabili: la cartiera Burgo ha adottato impianti di depurazione di ultima generazione, il CAM dichiara che gli impianti di depurazione funzionano e che non c’è motivo di organizzare incontri di questo tipo perché il ‘territorio è sano’ e sbagliano gli amministratori che con queste giornate contribuiscono a dare una immagine diversa del territorio, il Consorzio dichiara che anche a paratie chiuse le acque che si riversano nel Liri sono schiumose per qualche strano fenomeno che si origina nei condotti naturali (dateci il numero di Alberto Angela perché questo è un fatto sensazionale!!!), l’ARTA dichiara che i due punti di controllo delle acque danno risultati ‘eccellenti’ alle sorgenti di Pescocanale (sensazionale anche questo!!!) e ‘sufficienti’ dopo Balsorano…insomma ci siamo allarmati per nulla! Il Fiume è sano e la prossima domenica andremo tutti a farci il bagno!!!
Vi sentite presi in giro? Può essere …ma non abbiamo cominciato noi!!!
Ma noi siamo persone serie, non abbiamo ruoli che ci costringono a prendere in giro nessuno per tenerceli stretti e al fiume teniamo davvero, perciò torniamo seri!!
Ringraziamo ancora il sindaco di San Vincenzo per essersi fatto promotore di questo incontro e i Comuni della Valle Roveto, Canistro e Civitella Roveto, che hanno deciso di partecipare, concentrandosi sulla questione concreta.
Invitiamo tuttavia il sindaco di San Vincenzo a riversare quanto emerso ai colleghi che non hanno partecipato e invitiamo il Contratto di Fiume a convocarci per condividere le criticità e informarci delle attività che negli anni- confidiamo- hanno messo in campo.
Torniamo a ribadire quanto emerso dal convegno che la salubrità di un fiume si può verificare anche da una analisi visiva: chi meglio dei pescatori può, dalla fauna ittica, dal colore capire se un fiume è sano oppure no? Di Associazioni amiche, specifiche di pescatori, ce ne erano un paio ieri al convegno e noi crediamo fermamente che avrebbero preferito stare al fiume a pescare piuttosto che
partecipare ad un convegno, quindi se il fiume fosse stato davvero sano certamente sarebbero stati altrove!
Nessuno di noi è contrario allo sviluppo di un territorio, al contrario lo vogliamo invocare a 360° e per fare questo dobbiamo pretendere attività produttive che rispettino ambiente e persone e soprattutto dobbiamo pretendere dalle istituzioni, di tutti i gradi, una azione efficace, concreta e non formale.
Ribadiamo pertanto che il Fiume Liri deve essere oggetto di un monitoraggio continuo, che due punti di analisi, con cadenza mensile non sono sufficienti, che i punti scelti non sono indicativi della reale situazione del fiume.
Chiediamo alle Amministrazioni e al Contratto di Fiume di farsi portavoci del problema a livello regionale, per chiedere che ARTA esegua controlli più frequenti, in punti strategici e con tecnologie in continuo mediante centraline remotizzate che rilevino lo storico dei componenti chimici sversati.
Chiediamo una mappatura di tutti gli scarichi, autorizzati e non. Solo quando avremo davanti i dati di tutti gli scarichi e i componenti in continuo di essi potremo capire l’origine del problema e puntare alla soluzione.
In alternativa continueremo (continueranno?!!) a fare convegni, a ripetere sempre le stesse problematiche e potenzialità, senza migliorare in nulla.
Potrà essere anche questa la scelta di ognuno di noi, ma in quel caso dovremo avere il coraggio sin d’ora di assumerci la responsabilità di un disastro verso i nostri figli, e quando un giorno ci chiederanno dove eravamo mentre il Fiume moriva dovremo rispondere ‘a partecipare a convegni o a rilasciare interviste’.
Il gruppo Salviamo il Liri, che sabato ha partecipato tramite il Comitato Piani Palentini, il CAI Valle Roveto, Le Aquile Ambientali, Fare Verde e WWF Abruzzo Montano, rimane disponibile per attuare un programma di soluzione delle criticità del Fiume, per supportare tutte le iniziative istituzionali che il Contratto di Fiume e/o le singole amministrazioni vorranno mettere in campo.
Restiamo in attesa e vigili su quanto verrà di concreto fatto perché la giornata di ieri non sia stata l’ennesima tolta a impegni personali e familiari, ma al contrario sia stata ben investita per il territorio tutto.