AVEZZANO – Dovrà essere sottoposto a un’operazione maxillo facciale il carabiniere che nel pomeriggio di ieri è stato aggredito da un immigrato in pieno centro ad Avezzano. Il militare era intervenuto insieme ad alcuni colleghi per fermare lo straniero, un dominicano di 41 anni, che stava mettendo a rischio l’incolumità dei passanti.
Mentre i carabinieri cercavano a fatica di bloccarlo, l’uomo ha più volte tentato di colpirli riuscendo alla fine a divincolarsi e a centrare al volto uno dei militari. Il carabiniere Vito Lamendola ha riportato così una lesione grave. Quindi lo straniero, residente ad Avezzano da diversi anni, ha tentato di scappare, ma i carabinieri lo hanno bloccato poco più là. Per lui è scattato l’arresto con le accuse di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. A causa delle norme anti-Covid, però, è rimasto a disposizione dell’Autorità giudiziaria nella Casa di Lavoro di Vasto.
La rabbia dell’Arma: “Lasciati soli e impossibilitati a difenderci”
La foto di Lamendola sporco di sangue, che ha preso a girare nelle chat e sui social, ha suscitato grande indignazione nelle forze dell’ordine, quotidianamente oggetto di aggressioni e tentate aggressioni, e non solo. “Ogni volta che noi uomini della strada usciamo in servizio ci ripetiamo sempre questa frase: ‘Speriamo non capiti nulla e non tocchi a me. Altrimenti i problemi saranno su come intervenire, se e quanto mi conviene prenderle per evitare ripercussioni con la scala gerarchica.
Interviene sulla vicenda anche Roberto Di Stefano, Segretario Nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri e responsabile Centro Italia. – “Ogni turno di servizio sulla strada include quel tipo di rischio che è legato alla nostra professione. Questo lo sappiamo, ne siamo professionalmente consci. e conviviamo con questo aspetto, ma sicuramente alcuni aspetti vanno evidenziati.
Il processo per direttissima
Oggi il processo per direttissima in videoconferenza dove è stato ascoltato l’immigrato e, convalidato l’arresto, l’imputato resta in carcere in attesa dell’udienza fissata per il 17 luglio 2020, inoltre, si sta procedendo anche alla verifica se l’uomo percepisca il reddito di cittadinanza ed eventuale revoca.