PESCARA – La richiesta di proroga dello split payment che il Governo avrebbe avanzato a Bruxelles è un deliberato atto contro le imprese a cui si continua a togliere liquidità: Italia fanalino di coda Ue per rimborsi Iva.
“Se veramente sarà confermata, la richiesta di proroga che il Governo avrebbe avanzato in Europa, sarà l’ennesima prova che invece di voler aiutare le imprese si fa di tutto per farle chiudere soprattutto in questo momento”, dice senza mezzi termini il Presidente Comm. Gennaro Strever .
“Se questo è lo spirito che anima il Governo negli Stati generali dell’economia, allora non c’è da stare tranquilli. Sono anni che ci battiamo per l’eliminazione di una norma ingiusta che drena 2,5 mld all’anno alle imprese con la scusa che si vuole combattere l’evasione: balle! Serve solo per fare cassa e subito a danno di tante imprese oneste” continua il Presidente Strever.
“Infatti, con l’entrata in vigore della fatturazione elettronica, che consente di controllare in modo capillare i versamenti, è venuta meno anche la motivazione originaria che aveva inventato 5 anni fa il legislatore per adottare questa misura che peraltro a detta di Bruxelles doveva e poteva avere solo carattere temporaneo.
Inoltre, visto che l’Italia è fanalino di coda dell’Ue per rimborso Iva (63 settimane di media contro quella europea di 16) significa che le imprese dovranno aspettare anni per riavere il proprio credito” . “E’ evidente che si vuol far pagare ancora una volta alle imprese i costi dello sperpero dello Stato: sembra che con una mano ci vogliono dare un po’ di liquidità, e con l’altra ce la tolgono subito”. “Una decisione”, a parere del Comm. Strever “che appare del tutto in contrasto con quanto affermano le forze politiche ed Premier stesso in tutte le occasioni pubbliche.
Per le nostre imprese che stanno affrontando con coraggio questa durissima crisi rappresenterebbe infatti “una mazzata finale ingiustificata e peraltro illegittima.
Spero che l’Europa non approverà l’ennesima proroga di una misura che a mio avviso è immorale/illegale nei confronti delle nostre imprese.”
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]