ABRUZZO – L’uscita del sindaco di Acciano Fabio Camilli sul presunto disastro alle casse comunali per effetto della L.R. La Porta/Imprudente, offre la cifra della non consapevolezza e della non attenzione alla corretta gestione dei fondi pubblici sia essi nazionali che comunitari. I sindaci che hanno appoggiato l’Emendamento del Consigliere Regionale Di Benedetto fanno male ad appoggiare le speculazioni e dovrebbero discernere se i flussi di denaro alimentano un’economia sana e produttiva oppure mere rendite speculative incapaci di bloccare l’inesorabile morte dei borghi montani, dovrebbero avere una visione più ampia che quella di coltivare orticelli realizzando sinergie e fusioni di comuni per rendere più solido il tessuto umano frastagliato e del tutto tagliato fuori dagli interessi di città più popolose e dal richiamo della costa. Questi proventi, originariamente destinati agli allevatori e produttori di carne, vengono quasi sempre destinati per finanziare di tutto, compreso feste, concerti e incarichi per consulenti e quasi mai destinati alla manutenzione e tutela delle aree del mondo zootecnico violando il vincolo di destinazione delle risorse pubbliche, non meno importante la dimenticanza di fare i controlli ai forestieri che portano asini e poche pecore rispetto a centinaia di ettari di pascolo affittati.
Troviamo gravi e inopportune le pressioni sul Governo per fare impugnare la legge e altrettanto strano che su tre pareri degli uffici legislativi dei Ministeri competenti, solo quello del MIPAAF, tra l’altro con argomentazioni molto deboli e con molti condizionali sarebbe favorevole all’impugnativa.
[su_note]COMUNICATO STAMPA [/su_note]