L’AQUILA – “Pregiata Autorità,
lo scrivente Coordinamento Regionale, dell’Organizzazione Sindacale in intestazione, annoverata tra le rappresentative del Corpo di Polizia Penitenziaria sul piano nazionale, con la presente missiva al fine di chiederLe giuste chiarificazioni in merito a quanto indicato in oggetto, così come di sotto meglio specificato e discusso.
Apprendiamo, a mezzo diverse pubblicazioni di stampa locale e nazionale, che presso gli Istituti Penitenziari de quibus sono stati impiegati, per attività di vigilanza esterna, donne ed uomini dell’Esercito Italiano.
Pur preservando ragioni di ordine e sicurezza, sicuramente valutate ed approfondite presso Codesto Ufficio, nonché la preziosa professionalità dei militari in argomento, appare indispensabile comprendere la ratio di quanto sopra evidenziato, senza voler entrare in alcun merito ma nel mero spirito di collaborazione istituzionale tra le Parti.
Ciò posto, considerate alcune legittime perplessità e preoccupazioni la cui genesi è riconducibile sia alla diffusione mediatica di “rischio disordini e rivolte” che, dal canto di questa Sigla, non può che generare eventuali allarmismi tra le fila della collettività pubblica e penitenziaria, sia dal mancato coinvolgimento della mera Polizia Penitenziaria, a cui è demandata l’espletazione di specifici compiti sulle carceri.
Non per ultimo, durante le ultime vicissitudini di marzo scorso, in alcuni Istituti del Paese, poliziotti/e penitenziari/e hanno dimostrato elevata professionalità ed elogiabile spirito di abnegazione: qualità che da secoli contraddistinguono il nostro Corpo di appartenenza, nonostante le diverse difficoltà e precarietà che attanagliano le quotidianità.
Esautorando, pertanto, disadorne polemiche e note retoriche, la FP CGIL non può che continuare a sostenere lo scrupoloso e certosino lavoro della Polizia Penitenziaria, per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza all’interno ed all’esterno delle carceri italiane, nonché perorare le nostre rivendicazioni: perequare le vacanze organiche del Corpo per gusti adeguamenti.
Certo di un Suo prezioso interessamento in ordine alla discussione, si resta in attesa di cortese riscontro.
Con sensi di stima”.
Giuseppe Merola
Anthony Pasqualone
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]