REGIONE – Il distaccamento di almeno un mezzo aereo, sia esso un Canadair oppure un S-64, all’aeroporto dell’Aquila. Lo chiede il vicepresidente della giunta regionale, Emanuele Imprudente, con una lettera inviata a Salvatore Mulas, capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, a Fabio Dattilo, capo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e ad Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile.
La richiesta è in previsione dell’avvio della campagna antincendio boschivo. Imprudente parte da un dato: “In Abruzzo nell’ultimo decennio abbiamo visto soccombere agli incendi boschivi, con andamento annuale altalenante, una superficie boscata di quasi 36mila ettari. L’anno peggiore di tale fenomeno è stato senz’altro il 2007, anno in cui bruciarono oltre 20mila ettari e registrammo la perdita del pilota di canadair Andrea Golfera, ma sono ancora vivi i ricordi dell’estate 2017, nella quale gli incendi interessarono importanti frazioni di territorio protetto quale il monte Morrone a Sulmona nel Parco Nazionale della Majella”.
Annualmente la Regione provvede con risorse proprie di bilancio a predisporre l’apparato di prevenzione e difesa. Il sistema di avvistamento, pattugliamento, lotta attiva e bonifica conta 65 organizzazioni di volontariato impegnate, 800 volontari formati per l’antincendio boschivo, 120 mezzi pronti all’impiego e a questo si affianca l’opera di coordinamento e di intervento effettuata dal Corpo Nazionale dei vigili del fuoco in virtù di una convenzione stipulata ad ogni inizio stagione. Anche per quest’anno la protezione civile regionale assicurerà l’impiego di una propria flotta aerea (2 elicotteri).
“A fronte di tale schieramento – spiega Imprudente – registriamo purtroppo tutti gli anni la necessità di un supporto della flotta aerea di Stato. Solo nel 2019, anno in cui l’andamento stagionale è stato clemente per quanto riguarda gli incendi boschivi, proprio in funzione delle caratteristiche orografiche, geografiche e d’importanza ecologica dei nostri boschi, la Regione ha dovuto ricorrere alla richiesta d’impiego di Canadair o di altri mezzi della flotta statale per complessive 44 missioni e ben 87 ore di volo, riscontrando in virtù di tali dati, la necessità di un supporto integrativo costante all’attività di contrasto regionale”.
“In passato – conclude Imprudente nel motivare la richiesta – era quasi consuetudine, forse proprio in funzione delle soprarichiamate particolarità della mia regione, dislocare sull’Aquila un mezzo antincendio boschivo della flotta statale, di norma un elicottero Erickson S-64. Negli ultimi anni tale consuetudine, nonostante l’aeroporto dell’Aquila sia dotato di una pista della lunghezza adeguata, fattore che insieme alle infrastrutture esistenti e alla posizione baricentrica per l’intervento in breve tempo su regioni quali le Marche, l’Umbria e il Molise lo renderebbe idoneo anche ad un distaccamento Canadair, è venuta meno, con conseguente aumento dei tempi d’intervento e diminuzione dell’efficacia. Pertanto chiedo, in fase di predisposizione del piano annuale di dislocamento della flotta aerea dello Stato di contrasto agli incendi boschivi, che venga preso in considerazione il distaccamento di almeno un mezzo aereo”.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]