CANISTRO – Era l’8 Settembre 2017 quando nelle acque del fiume Liri si riversò una schiuma bianca e torbida, dall’odore nauseabondo e che, probabilmente, fu la causa della moria di pesci che si verificò in quel periodo. Un vero e proprio attentato alla natura causato, forse, dall’ arrogante mano dell’uomo che le aveva usato violenza, deturpandone la primigenia bellezza. Subito si fece sentire la voce delle istituzioni e dei cittadini che si riunirono spontaneamente in comitato e che hanno la loro “vetrina” nel gruppo Facebook “Comitato difesa del fiume Liri“.
Un video, che totalizzò quasi trentamila visualizzazioni e un migliaio di condivisioni, testimonia la crudeltà di cui il fiume fu vittima innocente e, forse, sacrificale, per interessi che non erano certo la tutela dell’ambiente. Da allora, l’attenzione è alta e il fiume è sottoposto a controlli frequenti da parte del comitato al fine di prevenire episodi di tal genere. Infatti, ieri pomeriggio 20 maggio 2020, una delegazione del Comitato, composta da Andrea Sabatini, Presidente ASD Pescatori Monte Viglio di Civitella Roveto, Angelo Mariani, consigliere del Comune di Canistro e Pierluigi Oddi, vicesindaco di Civitella, ha eseguito un sopralluogo lungo il corso del fiume constatando un colore delle acque piuttosto marrone, tendente al grigio.
Il sopralluogo è stato effettuato nel Comune di Canistro, direzione Capistrello.
A Civitella Roveto l’acqua già si presentava un po’ più limpida.
Saranno informate le autorità competenti e i Carabinieri-Forestale per effettuare dei controlli e per verificare cause, fatti e circostanze e sarà chiesto all’ARTA di disporre e intensificare le analisi.