ABRUZZO – “La Giunta Lega-FDI-FI colleziona un altro ritardo gravissimo, che si riverserà direttamente sull’economia reale dell’Abruzzo. Come affermato dallo stesso Ministro per il Sud Provenzano nel corso di un’audizione in Commissione Politiche Ue al Senato, l’Abruzzo è in estremo ritardo sia sui fondi Fesr che su quelli a valere sul Fse, risultando tra le regioni peggiori in tutta Italia in termini di pagamenti. È un’altra delle tante ‘medaglie‘ che il Governo Marsilio si è messo al petto dall’inizio della legislatura, lasciando la nostra Regione come fanalino di coda in decine di classifiche di rendimento”. Ad affermarlo è il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi.
“Lo abbiamo ripetuto per mesi – prosegue – in tutte le sedi possibili, che la partita dei Fondi Europei, sia nella riprogrammazione per gli anni 2014-2020 che per la progettazione di quella 2021-2027, era la più importante che la Giunta regionale avrebbe dovuto affrontare. Invece, le parole del Ministro ci confermano che il Governo Marsilio sembra aver completamente ignorato questi finanziamenti. Solo l’emergenza Covid-19 ha svegliato la Giunta dal torpore e pare che finalmente qualcosa si muova in direzione degli aiuti alle imprese danneggiate dal lockdown. Ma al netto di ciò, per il settennato corrente l’Abruzzo è in ritardo con i pagamenti ai beneficiari, mentre per quello futuro non si intravede alcuna programmazione”.
“Si tratta di una vicenda che rischia di ripercuotersi sulle tasche dei cittadini, specialmente adesso che deve essere affrontata l’emergenza Covid-19 e pianificata la ripartenza della nostra economia. Abbiamo bisogno di ossigeno, di fondi e di supporto concreto da fornire al tessuto lavorativo abruzzese, e l’occasione dei fondi europei non può essere sprecata rischiando di dire addio a decine e decine di milioni di euro già dedicati alla nostra regione”.
“Una cosa possiamo dire con certezza: le dichiarazioni del Ministro Provenzano non ci stupiscono affatto. Ormai abbiamo capito il modus operandi della Giunta Marsilio, costantemente impegnata nella ricerca dello slogan e del consenso, ma che poi, alla prova dei fatti, non ottiene niente di concreto. L’audizione in Commissione Politiche Ue al Senato non ha fatto altro che confermare quanto ripetiamo da mesi. Posso solo sperare che serva da sveglia, una volta per tutte, a Lega, FDI e FI, affinché inizino seriamente a lavorare per il bene della nostra terra e non per il proprio tornaconto elettorale”, conclude.