CERCHIO – “Ineducati, vandali, irrispettosi e meschini” così il sindaco di Cerchio Gianfranco Tedeschi ha definito coloro che durante la notte hanno tolto la bandiera del Tricolore italiano dal monumento ai Caduti del paese. Al suo posto hanno fatto sventolare una bandiera nera dei pirati con su scritto “Piamose Cerchio”.
Un gesto questo che ha suscitato molta indignazione e sconcerto. Che sia o meno goliardico, il vilipendio o danneggiamento alla bandiera o altro emblema dello Stato, con espressioni ingiuriose, viene riconosciuto dall’art. 292 del Codice penale come reato ed è punito con una multo che va dai 1000 ai 5000 euro. Inoltre, Coloro che pubblicamente ed intenzionalmente distruggono, disperdono, deteriorano, imbrattano e rendono inservibile la bandiera italiana, o altro simbolo dello Stato, sono punibili con la reclusione fino a due anni.
Il primo cittadino Tedeschi ha sporto querela presso la caserma dei carabinieri di Cerchio che stanno indagando sull’accaduto, in collaborazione con il comando della compagnia di Avezzano diretta dal Capitano Fiano, il quale ha assicurato il suo personale impegno nel far luce sulla vicenda.
Grazie alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona “siamo fiduciosi che ‘gli autori’ di questo ignobile gesto verranno presto individuati”, ha dichiarato infine Tedeschi.
Altri atti vandalici sono stati commessi nei giorni scorsi in paese, portando al danneggiamento di un’area attrezzata in località Castello e nella stazione ferroviaria, presumibilmente da un gruppo di giovani.