AVEZZANO – Terminata la prima fase del lockdown, una delle prime cose che le comunità hanno ritenuto opportuno tornare a fare, é stata quella di andare a trovare i propri defunti. I cittadini di Avezzano non son stati da meno e in occasione della festa della mamma, si sono ritrovati, con qualche limitazione lasciatasi alle spalle, a far visita ai propri cari che non ci sono più. In seguito alle limitazioni di cui sopra, nelle settimane scorse gli addetti alla manutenzione del verde non hanno potuto svolgere le loro mansioni all’interno dell’area cimiteriale.
Ed ecco che questa mattina ci si trova dinanzi, a tratti, ad uno scenario disastroso dove le erbacce coprono i viottoli e, in alcuni casi, le tombe poste a terra del giardino. A tratti, sì, poiché, mentre la parte “vecchia” del cimitero risulta essere ben mantenuta, l’area nuova sembra non essere curata.
Allora ci torna alla mente il grande Antonio De Curtis, in arte Totò che, nella sua “livella” ci raccontava come la morte porta tutti allo stesso livello, quasi sempre, visto che questo non accade nell’area cimiteriale di Avezzano.
Inoltre è balzata all’occhio l’apertura di uno solo dei tre ingressi disponibili, questo potrebbe creare quegli assembramenti di cui tanto si é parlato e si parla in tempi di pandemia. La totale assenza di igienizzante all’ingresso e all’interno dell’area non rende certo, nonostante tutti i visitatori indossino le mascherine, l’area igienizzata in modo corretto.
Per concludere, ci son giunte diverse lamentele dei visitatori in merito all’ingresso completamente assente di asfalto che provoca l’innalzarsi di polvere.
Ci auguriamo che qualcuno voglia mettere riparo alle diverse mancanze descritte e per le quali i visitatori chiedono giustamente risposte adeguate, mentre a noi piace chiudere con una celebre frase dettata sempre da Totò: “le pagliacciate le fanno solo i vivi, noi siamo seri, apparteniamo alla morte”.