ABRUZZO – “Il gruppo consigliare della Lega al Comune di Pescara ritiene destituite di qualsiasi fondamento le accuse mosse dal Senatore Luciano D’Alfonso – in un’interrogazione a ben tre ministri della Repubblica – nei confronti dell’amministrazione di centrodestra al Comune di Pescara guidata dal sindaco Carlo Masci.
Riguardo ai provvedimenti assunti in Regione e al Comune di Pescara in questi mesi di grave difficoltà per via dell’emergenza sanitaria, nel corso dei quali il redivivo esponente del Pd ha brillato per il totale e colpevole assenteismo politico e per aver mai – come avrebbe dovuto – mostrato il ben che minimo interessamento per la terra che ha pur amministrato, D’Alfonso ha messo in atto uno squallido e incoerente atto di sciacallaggio mediatico, purtroppo per lui infruttuoso, con il quale ha cercato di nascondere le abulìe e le inadeguatezze del Governo di cui è socio silente.
Non è nemmeno bastata la figuraccia rimediata dai suoi emuli locali che avevano prima incolpato il sindaco Masci di provvedimenti ritenuti troppo restrittivi, di chiusure giudicate eccessive sebbene resesi necessarie per tamponare gli schizofrenici e confusionari DPCM di Conte; e che poi sono saltati di pane in frasca quando hanno di nuovo inveito contro questa amministrazione che il Primo maggio si è riallineata al loro Governo di Roma. Delle due, l’una: o si sta mentendo sapendo di mentire – come è fin troppo facile comprendere – o D’Alfonso, con il supporto dei suoi cortigiani, cerca quella visibilità che gli scempi di cui si è reso protagonista in un recente passato hanno inevitabilmente compromesso per scelta degli elettori abruzzesi, stanchi di una visione della politica distante dalla gente e dalla responsabilità che il ruolo pubblico impone. Ne prenda atto il Senatore, non basta essere smodatamente loquace o vittima di inesauribile logorrea per ammantare la realtà. Lo spirito di servizio si basa sui fatti, quelli che non lo hanno visto protagonista in alcun modo al fianco di un territorio messo in ginocchio dalla pandemìa”.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]