SAN BENEDETTO DEI MARSI – La situazione che si è venuta a creare in seguito al post pubblicato dal primo cittadino Quirino D’Orazio, si è deciso di diffonderla con estrema accortezza, pur avendone avuta immediata comunicazione. L’episodio parla di alcuni bambini che trovandosi soli in casa hanno iniziato a piangere. Il Sindaco, di passaggio davanti all’ abitazione, ha sentito questi lamenti e, prontamente, ha fatto intervenire i Carabinieri della vicina stazione e gli uomini della Polizia Locale.
E’ dovere giornalistico appurare bene i fatti prima di darne diffusione, data la delicatezza della situazione. Già tanto clamore si è diffuso in web, nell’apprendere la notizia. Bisogna capire per pubblicare.
Il padre si trovava effettivamente al lavoro. L’unico interrogativo è comprendere la motivazione dell’allontanamento della madre dalla casa. A questo stanno provvedendo i Carabinieri della locale stazione di San Benedetto dei Marsi.
Come da iter amministrativo, i bambini sono stati presi in carico dal Servizio Sociale.
Ogni giornalista deve attenersi alla Carta di Treviso imposta dall’Ordine Nazionale che sancisce di rispettare l’immagine di bambini con “il principio di difendere l’identità, la personalità e i diritti dei minorenni vittime o colpevoli di reati, o comunque coinvolti in situazioni che potrebbero comprometterne l’armonioso sviluppo psichico. Stesse garanzie sono assicurate anche ai soggetti marginali nella società.”
Poco importa specificare l’età di un minore, e tanto meno la nazionalità, un bambino è tale, fragile, debole da qualsiasi parte del mondo provenga.
Ogni notizia accertata, proveniente da fonte istituzionale, verrà comunicata per tranquillizzare i lettori sulla conclusione di questa incresciosa situazione.