ABRUZZO – Ricomincio da Covid, è un’iniziativa rivolta ad adolescenti che vivono in strutture comunitarie. L’adolescenza, è una fase di vita caratterizzata da profonde trasformazioni psico-fisiche, vi troviamo una grande spinta pulsionale, il bisogno di confrontarsi con i pari, quello di negoziare le regole e i limiti. Le restrizioni generatesi per contrastare la pandemia potrebbero comportare reazioni emotive di insofferenza, rabbia, tristezza, negli adolescenti…ma soprattutto con coloro che si trovano a vivere in comunità che dà luoghi sicuri rischiano di esser percepiti come luoghi claustrofobici. L’adolescente che vive queste realtà ha già ha conosciuto il trauma, e l’attuale pandemia può comportare una forte riattualizzazione del trauma precoce, dei vissuti di abbandono, trascuratezze e violenze.
Affiancandosi al personale già presente all’interno delle strutture si propone un intervento di prevenzione e limitazione dell’esordio di sintomi post traumatici, attraverso un cineforum a distanza a cadenza settimanale che ha l’obiettivo di far confrontare i ragazzi sulle conseguenze emotive delle attuali restrizioni. Sono coinvolti 2 psicologi/psicoterapeuti per ogni struttura. I film sono scelti in accordo con la struttura per favorire un lavoro più vicino possibile all’utenza.
Il momento di passaggio e di trasformazione personale che attraversano i ragazzi durante gli anni della formazione scolastica segna da sempre un momento importante nel percorso di crescita della persona.
In questo momento di restrizioni e forzature, vivere senza scuola significa vivere con diversi pezzi in meno: professori, amici, brutti voti, feste, amori. Il rischio è quello di sentirsi persi e vuoti, di lasciarsi andare a comportamenti distruttivi, di perdersi nell’impossibilità di condividere i cambiamenti del proprio mondo interno. Peggio ancora, il rischio all’orizzonte può essere quello di iniziare a vivere soltanto il proprio mondo interno sviluppando timori verso il ritorno alla vita fuori dalle mura domestiche.
Nel mondo attuale, l’utilizzo dei social network sta cambiando insieme alla gestione di una nuova normalità in cui adattarsi. Stanno trasformandosi i contenuti postati in rete, stanno cambiando le immagini e le parole.
Da queste riflessioni nascono le domande: come questi cambiamenti possono essere d’aiuto per creare nuovi contenuti? A loro volta, questi contenuti possono andare a sostegno della crescita personale? Può la creatività liberare emozioni nuove? Possono i ragazzi guardarsi intorno in modo diverso e costruire uno spazio infinito, come quello dell’arte e della creatività, dentro le proprie case?
Per trovare le risposte, abbiamo pensato di implementare il progetto, visionabile sul canale Instagram della Fondazione dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo @nonvilasciamosoli, “Ph4Q – Photo For Quarantine”, un contest fotografico online, che si presenta come uno stimolo per permettere ai ragazzi di esprimere e condividere i vissuti emotivi legati all’emergenza Covid, attraverso modalità, la foto, e strumenti, i social, che fanno parte della loro quotidianità e del loro linguaggio.
La partecipazione è libera e gratuita
L’ Obiettivo generale è la condivisione delle emozioni e lo sviluppo della creatività
I destinatari: Studenti degli istituti superiori.
I professionisti coinvolti: Psicologi e Psicoterapeuti esperti dell’area adolescenziale.
La durata del progetto: sei settimane, dal 27 aprile al 7 giugno 2020.
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]