L’AQUILA – È in corso dalle prime luci dell’alba una vasta operazione antidroga di cocaina e hashish.
Gli agenti della Polizia di Stato stanno eseguendo 7 misure cautelari nei confronti di sei cittadini di origine magrebina ed un celanese.
Il traffico non riguarderebbe la zona marsicana, ma esclusivamente L’Aquila e dintorni.
AGGIORNAMENTO
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa inviato in redazione dalla Questura di L’Aquila:
“La Polizia di Stato di L’Aquila, al termine di una complessa e articolata attività investigativa, che vede indagate 18 persone, ha eseguito sei misure di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini stranieri, indagati per reati connessi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Dovranno rispondere del delitto di associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di cocaina, mentre altri sei stranieri e tre italiani sono indagati, in stato di libertà, per varie cessioni dello stesso stupefacente.
Le indagini dei poliziotti della squadra mobile hanno permesso di accertare una rilevante attività di vendita al dettaglio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina ed hashish, posta in essere da più persone, principalmente albanesi e macedoni, che hanno costituito una vera e propria organizzazione criminale dedita al reperimento e al successivo spaccio delle droghe nella città di L’Aquila. Nel corso degli accertamenti di polizia giudiziaria, gli investigatori della Squadra Mobile hanno documentato come il predetto sodalizio criminale, capeggiato da albanesi, si riforniva di droga nelle città di Roma, Tivoli e Celano, spesso rivolgendosi ad altri personaggi albanesi e, una volta reperita la sostanza, provvedeva, con la collaborazione degli altri associati e di persone comunque collegate all’organizzazione, allo smercio della stessa che avveniva quotidianamente in questo capoluogo e nell’immediata periferia della città.
I servizi di appostamento svolti dagli investigatori hanno permesso, inoltre, di verificare che la droga, prima di essere venduta al dettaglio, veniva nascosta in luoghi già individuati dai malviventi, spesso occultata sottoterra nelle campagne aquilane; quando si doveva effettuare una vendita, i malviventi prelevavano dal nascondiglio la droga e pesavano quella da vendere con un bilancino di precisione (che spesso veniva chiamato “l’asino”).
In un’occasione, gli operatori della Squadra Mobile erano riusciti a rinvenire e a sequestrare 1 kg di cocaina, nascosto nel terreno nei pressi del muro di cinta di un cimitero, arrestando due degli odierni indagati. Altri sequestri erano stati effettuati nel corso delle indagini per complessivi 1,5 kg di cocaina e 2 kg di hashish”.
https://www.facebook.com/Questuralaquila/videos/267246247779478/