SANTE MARIE – Chi è “Amici in Comune” ?
Per farci conoscere: Questo gruppo nasce a seguito delle richieste di rinnovamento pervenute dal territorio e fa capo al gruppo di minoranza del Comune di Sante Marie. Richieste che nascevano dalla preoccupazione di vedere sparire la nostra Comunità a causa delle scelte politiche fatte dalla attuale amministrazione per 29 anni. Il regresso del paese, ancorché legato ad un trend nazionale, che colpisce tutti i piccoli centri, a nostro avviso è ancora più ingiustificato vista anche la vicinanza di un bacino di utenti chiamato ROMA.
Prossimamente ci saranno le elezioni per il rinnovo del Sindaco (rimandate per i noti fatti legati al Coronavirus) e noi ci proponiamo per essere l’alternativa all’attuale Sindaco/Amministrazione, definendo democraticamente un programma molto semplice che si basa su 3 punti: ambiente, politiche sociali per gli anziani, creare opportunità per i giovani e per quanti potrebbero essere spinti a venire ad investire a Sante Marie.
Non abbiamo in mente di costruire le piramidi (i Faraoni sono estinti tranne qualche reincarnazione) ma fare per la gente ed in maniera “condivisa”. La collocazione politica è trasversale rispetto al panorama nazionale perchè la scelta è stata fatta sulle persone e non sulla maglia che indossano. Non cerchiamo tifosi ma solamente persone che abbiano in mente una cosa “SANTE MARIE” e con loro vorremmo condividere idee ed iniziative che facciano conoscere il nostro territorio promuovendolo a favore della Comunità e non del singolo.
Ci vogliamo soffermare e porre alla Vostra attenzione su quanto è accaduto il 10.4.2020 nella zona destinata alle piccole imprese che si trova all’ingresso del Paese stesso.
Riceviamo e pubblichiamo questa foto che è stata scattata stamattina nella zona “industriale” di Sante Marie dove da qualche mese è attiva un’azienda che smaltisce rifiuti edili. Siamo consapevoli che la stessa rientra tra le categorie autorizzate ad operare in periodo “coronavirus” (cod. Ateco n. 38), ma siamo altrettanto convinti che un Paese che dovrebbe fare dell’Ambiente la sua arma vincente, non può sottovalutare l’impatto che una tale attività ha in una zona dove sono in molti ad avere orti e che, tra rumore creato e polvere diffusa sull’intera zona, potrebbe sicuramente creare un disagio.
Sarebbe utile un controllo? Nulla di più.”
[su_note]COMUNICATO STAMPA[/su_note]