ROCCAVIVI – Ad accorgersi del furto avvenuto, con molta probabilità nei giorni scorsi, ai danni della statua della Madonna delle Grazie di Roccavivi, il parrocco don Giuseppe Siciliano. Ignoti hanno “svestito” la Madonna del manto che la ricopriva ormai da secoli.
Il prete, in esclusiva ai nostri microfoni, ha dichiarato: “Domani mattina mi recherò nella stazione dei carabinieri di Balsorano per sporgere formale denuncia. Gli uomini dell’arma sono venuti per un sopralluogo, insieme al sindaco di San Vincenzo Valle Roveto, Giulio Lancia e una rappresentanza delle Belle Arti, per rendersi conto di quanto accaduto. Ho provveduto ad informare la cittadinanza del grave fatto tramite il canale social della Parrocchia Santa Maria Assunta di Roccavivi”.
Riportiamo il messaggio diffuso dal parroco: “sto tornando dal Santuario di Roccavecchia: mani sacrileghe hanno violato quel luogo sacro e hanno RUBATO il Manto della Madonna. Per qualche istante non credevo ai miei occhi, e poi, piangendo, ho pregato… AVE MARIA, piena di grazia… nel giorno in cui facciamo memoria della Madonna Addolorata
Ora più che mai chiedo a tutti di rimanere uniti, di pregare, pregare, pregare…
Chiedo soltanto che la statua della Madonna sia portata, giù, così come l’ho trovata, nella nostra Chiesa: credo che, per il bene che vogliamo alla Madonna delle Grazie, sarete tutti d’accordo con me!”.
La chiesa in origine aveva il titolo di San Silvestro, mentre stando ad un documento ecclesiastico del 1703 era dedicata anche alla Madonna delle Grazie. Presumibilmente il culto della Vergine ebbe origine dal 1616, anno della frana che provocò la distruzione del borgo vecchio di Roccavivi. Nel corso del XVIII secolo il santuario fu riservato all’esclusivo culto della Madonna. Il santuario non subì danni irreparabili dal terremoto della Marsica del 1915 ma fu gravemente danneggiato dai bombardamenti aerei alleati della seconda guerra mondiale che colpirono il territorio il 24 marzo 1944. Le bombe causarono lesioni alla volta e danni al tetto e alle vetrate. Tuttavia le condizioni statiche dell’edificio sacro erano state sempre poco buone. All’interno c’era un solo altare in calcestruzzo sul quale era posta, in una nicchia, l’immagine della Madonna.
La chiesa mancava di campanile, campane, confessionale, organo e presentava solo un pulpito mobile Una relazione del 1987 affermava che nella chiesa si trovavano la statua della Madonna delle Grazie, un vecchio altare a muro, un tabernacolo in legno, 2 campane piccole, la via Crucis in stampe incorniciate, bisognose di restauro. Tra gli altri beni della chiesa figuravano: alcuni manti e vestiti della Madonna e l’antica statua di San Silvestro (detta “statua di San Carluccio”).
Nel 1980 il vescovo sorano, Mons. Carlo Minchiatti sollecitò nuovi lavori di restauro conservativo e consolidamento architettonico che ebbero inizio nel 1990 grazie ad un finanziamento ottenuto dalla Comunità Montana Valle Roveto.
La chiesa fu consolidata e venne effettuato il rifacimento del tetto. Durante questi lavori vennero riportati alla luce la vecchia facciata in pietra ed un arco posto all’interno. Nel giugno 1991 sono stati effettuati ulteriori lavori di restauro L’8 febbraio 2015 con una solenne cerimonia presieduta dal vescovo della diocesi di Sora-Cassino–Aquino-Pontecorvo, Mons. Gerardo Antonazzo, hanno avuto inizio le celebrazioni annuali per il quarto centenario della slavina di Roccavecchia dell’8 febbraio 1616. (Wikipedia)