AVEZZANO – Ci è giunta questa mattina la lettera che il Dirigente Scolastico del Liceo Scientifico “Vitruvio” , prof. Francesco Gizzi, ha indirizzato alle studentesse, agli studenti, alle loro famiglie e ai docenti dell’istituto avezzanese. Una lettera dai contenuti profondamente umani, in cui si fondono l’ amore e la passione per la scuola che non può far mancare il suo supporto ai ragazzi, con la concreta consapevolezza della drammaticità del momento che stiamo vivendo. Una lettera che da una parte rassicura, dall’altra spinge e a mettere in campo tutte le risorse umane e intellettuali a nostra disposizione per far fronte alle difficoltà contingenti. Una lettera che pone l’accento sulla scuola come momento di apprendimento, non solo di nozioni, ma di esperienze, un luogo di incontro di anime e di menti, una occasione di relazione e di crescita. Spesso mal digerita, la scuola ora manca e a sentire la sua assenza sono proprio gli alunni, quegli stessi che la avrebbero volentieri fuggita, che hanno “inventato” uno “sciopero”, una protesta, che hanno pregato per una forte nevicata o hanno gioito per l’assenza di un professore, quegli stessi alunni, ora, ne comprendono tutta l’importanza e l’insostituibilità. Ed è per questo che la lettera di Gizzi è così… bella, perché interpreta il comune sentire di alunni, famiglie e docenti e perché crea una continuità, un sentimento di vicinanza vitale per l’anima, in un momento in cui stare lontani è un dovere morale e civico.
“Carissimi studentesse e studenti, famiglie, insegnanti,
da quasi un mese ci troviamo a vivere in una nuova dimensione, a causa dell’emergenza sanitaria
che ha colpito il mondo intero. Non possiamo incontrarci e cerchiamo di mantenere i contatti con
gli strumenti che oggi sono a disposizione. È chiaro, non è lo stesso. Nulla sostituisce il contatto
personale, la quotidianità, il dialogo diretto delle parole, dei gesti e degli sguardi.
La scuola non è solo un essenziale momento di apprendimento e di crescita culturale, ma anche
occasione di relazioni, di scambi, di interazioni a tanti livelli: è una comunità di vita che offre moltissimi stimoli per la crescita delle giovani generazioni.
Ad ognuno dei nostri ragazzi “noi non possiamo consegnare l’oceano un secchiello alla volta,
però possiamo insegnare a nuotare nell’oceano e allora andrà fin dove la sua forza lo porterà, poi
inventerà una barca e navigherà con la barca, poi con la nave…”(Gianni Rodari)
Da qualche settimana è come se tutto il mondo della scuola si trovasse in mezzo all’oceano, ma
tutti insieme, piano piano stiamo tracciando una nuova rotta, ognuno con i propri mezzi, mettendo
in gioco le famose “competenze”.
Come scuola siamo impegnati ad implementare modalità di didattica a distanza cercando col passare dei giorni di affinare sempre più tali strumenti ai quali non siamo del tutto preparati. È una sfida, un’opportunità, capace di supplire solo in parte le attività didattiche in presenza.
Desidero rassicurare le studentesse, gli studenti, le famiglie e i docenti sulle preoccupazioni per i
contenuti disciplinari che non potranno essere svolti nel corso di quest’anno scolastico; queste sono
problematiche secondarie rispetto alla situazione che stiamo vivendo ed alle potenzialità di crescita
in termini di consapevolezza, di visione del mondo e di valori per affrontare il futuro.
Alle nostre ragazze e ai nostri ragazzi chiedo di cogliere al meglio, anche in questa difficile situazione, le occasioni che la scuola vi offre, fidatevi e fatevi guidare dai vostri docenti.Noi adulti cerchiamo a nostra volta di essere per quanto possibile positivi, esercitando reciprocamente pazienza e comprensione, per essere di appoggio e supporto verso coloro che abbiamo accanto anche solo virtualmente.
Ringrazio gli studenti e le famiglie per la collaborazione e la partecipazione che hanno dimostrato fin dall’inizio dell’emergenza.
Ringrazio i miei docenti che continuano a guidare l’educazione degli allievi alla “bellezza”, contro ogni forma di abitudine e rassegnazione; dopo le prime comprensibili difficoltà, hanno raccolto
pienamente la sfida, spinti dall’affetto che li lega ai propri studenti. Un lavoro importante, forse per
certi versi, più impegnativo di quello in presenza, ma affrontato con senso di responsabilità e di appartenenza.
Cerchiamo tutti di fare tesoro di quanto viviamo in questo periodo difficile, affinché nulla sia dato
per scontato, ma venga accolto da volenterosi e curiosi navigatori.
A tutti rivolgo un saluto cordiale e affettuoso.”
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Francesco Gizzi