LUCO DEI MARSI – Mentre contiamo i morti seminati dal coronavirus, mentre si cerca di superare nella maniera più indolore possibile questa crisi che si è abbattuta come un uragano improvviso su tutti noi, mentre ci si adopera per dare sorrisi e solidarietà e mentre si è alla ricerca disperata di compassione e umanità, qualcuno, a Luco dei Marsi, ieri sera ha compiuto un gesto cattivo e inumano, uccidendo, con due colpi di fucile, sparati a distanza ravvicinata, John, un pastore tedesco di 5 anni di proprietà di Romolo Coccia
” Non era rientrato stamattina – ci dice Coccia ancora incredulo- e sono andato a cercarlo; l’ho trovato nei pressi di casa, morto, ma non avrei mai pensato di trovare due fori di proiettile sul suo corpo. Non mi spiego questo gesto. È stato un atto immotivato. John era buono e si fidava degli umani”.
Una fiducia, evidentemente, mal riposta.
Ci chiediamo dove voglia arrivare questa umanità che tra tanta sofferenza ne semina altra volontariamente, per il semplice gusto di fare male. Non c’è gloria nell’uccidere un essere innocente e inconsapevole, non c’è onore nell’aggredire chi non si può difendere, non c’è valore nel dare dolore.
Forse, davvero, meritiamo l’estinzione?