SAN BENEDETTO DEI MARSI – Caro Quirino, amici che fate parte dell’ amministrazione comunale, della misericordia,dell’ Avis della protezione civile, di qualsiasi associazione di volontariato.
Devo farvi i miei complimenti. Tutto bene, belle le bandiere esposte al comune, cantare l’inno italiano, ed è bello vedere unito un popolo per mettersi a disposizione di chi ha bisogno, questo fa onore a tutti. Sono certo che state facendo qualcosa per gli anziani, soli in casa e quanto necessita per tutta la comunità. Vi invito pero’ allo stesso tempo prima a fare una valutazione e poi a trovare una soluzione per le persone malate di cancro e di malattie importanti che sono a casa, abbandonate dal sistema sanitario perché oggi l’emergenza virus e’ prioritaria a tutto. Ritengo e so che tu sei d’ accordo caro Quirino come tutti gli altri che è anche importante la vita di quelle persone che stando a casa non si possono spostare per fare prelievi del sangue e in seguito le terapie oncologiche.
Sarebbe meglio far fare i prelievi a casa, visto che per noi prendere il virus sarebbe fatale.
Non ne faccio un problema personale perché grazie a Dio continuo a fare le mie terapie, spostandomi da solo però dalla prossima volta, senza mettere a rischio la vita di mia moglie, esposta a rischi, più di me, nelle corsie dell’ ospedale, mentre aspetta che io finisca, senza avere mascherine adeguate per proteggersi. Ti dico però che non è facile guidare dopo aver fatto una terapia oncologica, ma non impossibile. Ti ricordo solo che l’ultima volta che ho fatto terapia venerdì scorso, mancavano diversi malati nei letti a disposizione.
Credo che da soli hanno avuto difficoltà a fare le pre-analisi e poi le terapie.In questi momenti è difficile per chi non ha nessuno, trovare chi li accompagna.
Forse bisognerebbe fare una lista, sentire queste persone, che non sono mai state sottoposte a tampone, nonostante abbiano frequentato assiduamente gli ospedali, ascoltarle e nel caso trovare una soluzione con la misericordia e la protezione civile per dare continuità alle nostre cure. Diversamente i più deboli è come se fossero già stati contagiati, soprattutto se hanno problemi ad organi dell’apparato respiratorio. Un caro saluto Giammarco De Vincentis
Giammarco De Vincentis ha poi aggiunto per tutti
Ci sono delle persone che sono state infettate da un virus o da una malattia, molto più pericolosa del coronavirus, troppo spesso senza via di uscita. Noi siamo consapevoli che non guariremo mai, ma nonostante tutto lottiamo con voi perché siamo più esposti al rischio, potremo contagiarvi e per noi sarebbe fatale. Gente come me che ha vissuto più di 20 anni in giro e ricoverato negli ospedali, nelle sale di terapie intensive o isolato in stanze alle quali, a nessuno era permesso di entrare, sa cosa vuol dire restare lontano dalle persone più care, ed oggi affronta questo problema, come se fosse ricoverato in ospedale, ma con la possibilità di guardare la TV e respirare l’aria di casa, approfittando di questo periodo per riposare. Sento tanta gente che si lamenta, che non può uscire per farsi la passeggiata abituale con gli amici. Vedo che non vengono rispettate le regole e si continua ad uscire di casa senza un motivo di necessità.
Credo che ogni famiglia ha avuto in casa o ha conosciuto i sacrifici e le rinunce alle quali hanno dovuto sottostare malati con malattie importanti. Prendete esempio da loro, non deludeteli, anche se già sono saliti in cielo. Lo stesso fatelo per noi che ci sottoponiamo a cure spesso in fase sperimentale, per poter trovare la soluzione giusta e trovare quanto prima un metodo per combattere il cancro, esposti a effetti collaterali devastanti. Questo lo facciamo soprattutto anche per voi. Se state in casa lo farete anche per noi, magari avremo a disposizione un medico in piu’ per continuare a curarci. Questo messaggio è per chi ha orecchi ma soprattutto un cuore. Ascolta. Un abbraccio a tutti.