MARSICA – In relazione alla risposta fornita dalla Società Sangritana circa la soppressione delle linee Avezzano Roma intervengono il Consigliere Regionale Mario Quaglieri e quello provinciale Gianluca Alfonsi:
“Le motivazioni addotte dalla Società confermano chiaramente che il problema è di ordine economico e poiché i pendolari marsicani sono pochi “numeri” e quindi non remunerativi il servizio è stato soppresso. Inoltre, si indica che avrebbero, quale alternativa il treno, dimenticando che gli orari previsti non consentono all’utenza, che è bene ricordare alla società (che avrebbe dovuto nei suoi puntuali rilevamenti accertarsi non solo dei “numeri’ ma anche del perché quei numeri sono costretti a viaggiare) sono appartenenti alle forze dell’ordine (paganti) e a personale medico e paramedico che si recano a Roma, rischiando di proprio, per assolvere a funzioni ritenute fondamentali in questo particolare momento emergenziale e non per mero piacere!
Chiedevamo, aggiungono gli esponenti politici marsicani, semplicemente, di integrare con qualche corsa il servizio di Trenitalia in modo da consentire agli utenti di poter arrivare in tempo utile per intraprendere il servizio visto che medici infermieri e forze dell’ordine già stremati dal lavoro estenuante svolto in questi giorni non possono certo attendere il cambio in ritardo. Da una società partecipata interamente da TUA, concludono Quaglieri e Alfonsi, seppur gerente linee commerciali, ci saremmo aspettati un’etica di servizio pubblico diversa ma tant’è e ne prendiamo atto. Ringraziamo il Presidente Marsilio per l’attenzione e per aver sollecitato la Società per una soluzione, nonché, di cuore, gli operatori privati che, assicurando il servizio in modo continuo, hanno consentito stamane ai pendolari marsicani, che non sono figli di un Dio minore, di poter arrivare puntuali a Roma e di poterlo fare per i giorni a venire“.
A rafforzare le ragioni dei due consiglieri marsicani, l’ultima ordinanza n.8 a firma del Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio: che prevede misure urgenti relative al trasporto pubblico.
Nel particolare è stata prevista la riduzione fino al 80% dei servizi ferroviari al fine di evitare eventuali contagi. A tal punto sarebbe opportuno ripristinare la regolarità delle corse commerciali dei trasporti pubblici verso la capitale, per ovviare, appunto, alla necessità sopraggiunta in favore di quelle categorie di lavoratori pendolari che sono obbligati allo spostamento.