AVEZZANO – Parliamo del nuovo municipio di Avezzano, o contratto di quartiere II, mai finito, divenuto vecchio e cadente seppur mai utilizzato, nemmeno per una festicciola di quartiere. D’altronde i lavori non sono mai stati terminati e dentro lo scatolone non c’è assolutamente nulla.
Il Consiglio di Stato, infatti, ha definitivamente respinto il ricorso del Comune di Avezzano che aveva impugnato la precedente sentenza del Tar-Abruzzo, che aveva accolto il ricorso dell’associazione di imprese Irim, la società che ha vinto l’appalto ma non ha mai completato i lavori, contro la procedura di annullamento di tutte le delibere in autotutela avviata dall’Amministrazione Di Pangrazio.
I lavori, è il caso ricordarlo, furono ideati, appaltati e avviati dall’Amministrazione di centrodestra di Antonio Floris, poi sono iniziati i problemi con le varianti e l’aumento dei costi, fino al loro raddoppio, l’interruzione dei lavori, mai ripresi, e l’intervento della magistratura con alcune condanne in primo grado di tecnici e progettisti.
Quindi l’Amministrazione Di Pangrazio, centro sinistra, tentò di annullare tutto, riprendersi lavori e cantiere, e cercare di avviare una nuova fase. Ma l’Irim ha presentato ricorso al Tar, vinto, e il Comune di Avezzano, poi, si è appellato al Consiglio di Stato. Il massimo organo giudicante amministrativo, però, ha dato ancora ragione all’Irim perché l’annullamento in autotutela è stato avviato troppo tardi, in tempi giudicati non ragionevoli, dall’inizio dei lavori e dell’iter procedurale stesso per l’appalto e per l’affidamento dei lavori. Insomma, ci si è pensato su un po’ troppo.
Oggi con l’ulteriore appello proposto dal Comune di Avezzano si tenterà il tutto per tutto. di seguito il comunicato del commissario Passerotti.
Per opportuna informazione si comunica che, previo incarico conferito quale legale rappresentante
dell’ente agli avv.ti Giorgio Sucapane del Foro di Avezzano e Raffaele Marciano del Foro di Nola,
con atto di appello notificato il 19 febbraio 2020 è stata proposta impugnazione avverso il lodo
arbitrale relativo alla controversia con IRIM Srl. L’atto di appello è stato depositato presso la Corte
d’Appello dell’Aquila il successivo 24 febbraio 2020 ed è stato rubricato al n. 213/2020 del
Registro Generale Affari Contenziosi, con udienza di comparizione fissata per il 23 giugno 2020.