AVEZZANO – È stata revocata la misura cautelare in carcere e disposti gli arresti domiciliari, nella giornata odierna, al magrebino che, il 2 gennaio scorso, lungo la Tiburtina Valeria a Celano, causò l’incidente in cui perse tragicamente la vita la giovane Sara Sforza di Aielli.
A stabilirlo il giudice per le indagini preliminari Anna Carla Mastelli del tribunale di Avezzano.
Jarrar Ayoub, a bordo di una Alfa Romeo 159, risultato, dalle prime informazioni, in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, dopo una serie di sorpassi ad alta velocità, in un tratto di strada ascendente e con linea continua, impattava violentemente contro la Renault Twingo che procedeva nel senso opposto, condotta da Sara, causando anche il ferimento del suo fidanzato. Dal 7 gennaio si trovava in carcere con l’accusa di omicidio stradale.
“Dagli accertamenti fatti” – come dichiarato dal legale dell’uomo, avvocato Leonardo Casciere, – “è risultato che non c’è l’ipotesi aggravata, in quanto, seppur il mio assistito, risultava, dai prelievi effettuati, avere un tasso alcolemico compreso tra 0.8 e 1.50 g/l, viene esclusa la presenza di assunzione di sostanze stupefacenti, al momento dell’incidente, contrariamente da quanto dichiarato all’inizio delle indagini. Lo stato confusionale riscontrato era ovviamente dovuto al forte impatto subito nello schianto delle vetture“.
Da ulteriori considerazioni dell’avvocato Casciere è emerso che per Jarrar Ayoub, seppur colpevole di omicidio stradale, ci dovrà essere un equilibrio nel giudizio di pena.