E’ stato un successo di partecipazione (circa 300 gli atleti presenti), ma anche qualitativo, perché sono scesi in pista anche atleti di cui sentiremo tanto parlare in futuro. Senza voler far torto a qualcuno, citiamo i vincitori della classifica combinata (somma dei punteggi ottenuti nelle tre discipline: slalom speciale, slalom gigante, super gigante): Carlotta Caloro nei Ragazzi F (Campania), Alessandro Quaranta nei Ragazzi M (Campania), Giulia Valleriani negli Allievi F (Giulia è abruzzese, tesserata con lo Sci Club Eur), Diego Bucciardini negli Allievi M (Toscana).
La classifica per comitati del Criterium Interappenninico 2020 di sci alpino premia il Comitato Campano con un punteggio di 2421, davanti al Comitato Appennino Toscano 2197 e il Comitato Appennino Emiliano 1641. Ai piedi del podio il Comitato Abruzzese 1228, quinto il Comitato Lazio-Sardegna 988. Sesta la Liguria 365, poi il Comitato Siculo 26, quello Umbro-Marchigiano segue con 8, infine nona piazza per il Comitato Molisano 3.
L’Abruzzo ha quindi retto bene sotto tutti i punti di vista, anche dei risultati ottenuti.
L’organizzazione, poi, ha effettivamente compiuto un mezzo miracolo se si considera lo scarso innevamento che ha penalizzato giocoforza un po’ tutta la stagione. Eppure le società di riferimento dell’organizzazione (Sci Club Ovindoli, Sci Club 2000 Ovindoli e Ovindoli Extreme, con il supporto fondamentale della Monte Magnola Impianti e delle varie associazioni che hanno collaborato – Croce Rossa, Alpini, Pro Loco – oltre al Comune di Ovindoli) non si sono fatti demoralizzare, hanno lavorato sodo e sono state in grado di presentare dei tracciati considerati perfetti da chi li ha calcati.
Insomma, l’esame è stato superato, come ci conferma il presidente della Fisi abruzzese Angelo Ciminelli: “Esame superato con ottimi voti. Sappiamo tutti che quest’anno è stato davvero avaro di neve, ma l’abruzzese per indole non molla mai. E’ stato un lavoro duro, durato oltre un mese, pensiamo di aver lasciato a tutte le delegazioni di ogni dove un bel ricordo”.
L’Abruzzo può crescere anche così, testa bassa e lavorare. Lo sci insegna.