AVEZZANO – I tecnici dell’ARTA Abruzzo – Distretto Provinciale de L’Aquila, in mattinata, si sono recati presso il Fosso 1 e il Fosso 2 del Nucleo Industriale di Avezzano per prelevare campioni delle acque reflue per verificarne la qualità.
La necessità di monitorare lo stato di salute delle acque dei due fossi è stata posta in essere dai risultati delle analisi effettuate, sempre dall’ARTA Abruzzo, sui campioni prelevati lo scorso ottobre dagli scarichi finali, provenienti dal Nucleo Industriale, che vanno a confluire nei corpi idrici superficiali dei due fossi. Per entrambi i punti di prelievo era stato riscontrato il superamento dei valori relativi al parametro Solventi Organici Clorurati.
Inoltre, a fronte di ciò, la Regione Abruzzo – Asl1 e il Dipartimento di Prevenzione e Sanità Pubblica – Sezione di Avezzano avevano rilevato anomalie nella gestione degli impianti di depurazione dei reflui, dichiarando la non idoneità all’uso irriguo delle acque.
A seguito di vari incontri con Enti sovracomunali, Regione Abruzzo e Provincia di L’Aquila, ARTA Abruzzo ed ARAP, il Commissario Straordinario del comune di Avezzano, Mauro Passerotti, ha incaricato l’ARAP di intervenire, affinché tutte le aziende operanti nel Nucleo Industriale realizzino le opere necessarie a collettare i propri reflui nel più vicino pozzetto della rete consortile. Sono state, quindi, avviate attività di indagine, anche di concerto con la Polizia provinciale, per effettuare un censimento delle aziende presenti e che sversano, tramite i canali di superficie, proprio nei Fossi 1 e 2 del Fucino.
Nel mentre l’ARAP provvede al monitoraggio e all’identificazione di tutte le aziende, il Commissario
Straordinario Passerotti ha ordinato l’interdizione di ogni forma di captazione di acqua superficiale per qualunque impiego, fino al rientro nei limiti, previsti per legge, dei parametri.
I tecnici ARTA, dott.ssa Antonella Iannarelli e il dott. Benedetto Cocciante, alla presenza di rappresentanti dell’ARAP, del CAM, del Consorzio di Bonifica e della Polizia Provinciale, guidata dal comandante Antonio Del Boccio, hanno provveduto al prelievo di nuovi campioni di acqua dai pozzetti di ispezione del depuratore e dagli scarichi finali dei due Fossi. In più è stato ritirato un autocampionatore dal depuratore, situato in prossimità del Borgo di Via Nuova, che era stato installato nella giornata di ieri. Lo scopo è quello di verificare se tutte le azioni messe in campo, fino ad oggi, dagli Enti preposti abbiano prodotto miglioramenti nei parametri.
Le aziende del Nucleo Industriale fanno defluire i reflui, già depurati, attraverso un sistema fatto ad anello nel quale sono presenti due scarichi che, attraverso cosiddette canalette, confluiscono uno nel Fosso 1 e l’altro nel Fosso2.
“Ci sono – spiega Piero Di Luca, dipendente ARAP – le canalette delle acque chiare e quelle delle acque scure. Fino a un paio di mesi fa alcune aziende filtravano le acque e le scaricavano, come da legge, nelle canalette delle acque chiare che raccoglievano sia quelle depurate sia quelle piovane. Altre aziende avevano, invece, la fossa Imhoff, il cui spurgo viene fatto smaltire in centri appositi. Adesso, essendo andato in funzione il nuovo depuratore, c’è l’obbligo per tutte le attività del Nucleo di allacciarsi alla fogna delle acque nere che va direttamente al nuovo impianto, sempre previa depurazione delle acque reflue da parte dell’azienda. Alcune hanno già provveduto, in altre stiamo consegnando la modulistica per fare gli allacci”.
A rendere le cose non facili, per gli addetti ai lavori, è il problema delle competenze riguardanti la gestione della depurazione delle acque, tra ARAP e CAM. Infatti, la gestione del depuratore dal primo Ente è passata al CAM ma, a causa del mancato deposito della necessaria documentazione, la Regione non può ancora perfezionare l’atto. Per cui i due Enti si trovano in una fase di compartecipazione e responsabilità delle competenze, che come l’acqua, fluiscono ora da una parte ora dall’altra.
“Anche la Polizia provinciale -afferma il comandante Antonio Del Boccio– sta monitorando, insieme all’ARTA, l’intera situazione del Nucleo. Stiamo controllando le aziende, anche quelle dotate di fosse a tenuta Imhoff, e l’intero sistema di depurazione dell’area industriale, al fine di far regolarizzare le imprese e riportare i parametri a norma di legge. Questi controlli continueranno per tutto il mese di marzo”.
L’obiettivo degli Enti preposti è quello di far tornare, entro i termini di legge, tutti i parametri delle acque prima che riparta la stagione agricola nel Fucino, permettendo così l’utilizzo dei suddetti Fossi per l’irrigazione.