REGIONE – Dal 24 al 29 febbraio oltre 250 tra studenti e docenti delle scuole superiori abruzzesi vivranno una intensa esperienza nei luoghi simbolo del ‘900: Vienna, dove si attuò l’annessione dell’Austria al nazismo; Brno, dove la «marcia della morte» ha segnato una ferita storica rimasta aperta tra cechi e tedeschi dal 1945, quando oltre ventimila tra donne, bambini e anziani di origine tedesca furono espulsi dalla città in una marcia forzata di 50 km verso il confine austriaco; Cracovia, il cui ghetto ebraico ha rappresentato una fase cruenta e tragica dello sterminio degli ebrei; infine i campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz I e di Auschwitz Birkenau.
Il viaggio è il punto focale della nona edizione del progetto – corso di formazione “La Memoria e il Viaggio – la fabbrica della morte: emarginazione, ghettizzazione, internamento, annientamento”, organizzato da questo Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporano.
Gli studenti e i docenti, provenienti dal Convitto Nazionale “D. Cotugno”, dall’I.I.S. “A. Bafile – F. Muzi”, dall’I.I.S. “A. d’Aosta” di L’Aquila, dal Liceo Scientifico Vitruvio di Avezzano, dall’IIS Ovidio di Sulmona e dal Liceo Scientifico “F.Masci di Chieti, hanno partecipato a incontri di formazione con esperti quali Alexian Santino Spinelli e Anna Foa, e si sono recati in visita presso la sinagoga, il museo e il ghetto ebraico di Roma.
Il progetto è finalizzato alla conoscenza delle congiunture di negazione dei diritti che hanno prodotto le leggi razziali, la nascita dei campi di concentramento e di sterminio e l’eliminazione sistematica di milioni di persone – vero spartiacque della storia contemporanea – e di quanto attinente ai concetti di ristabilimento, affermazione, educazione alla legalità.