LUCO DEI MARSI – Il convegno si colloca all’interno della programmazione dello Sportello di ascolto, a sua volta inserito nel più ampio progetto “Famiglie al centro”, promosso e portato avanti dalla “Comunità Montana Montagna Marsicana” in collaborazione con l’associazione “Prometeo”. Lo sportello multiservizi prevede una serie di incontri itineranti informativi per le famiglie, in sei Comuni marsicani, aventi ognuno una diversa tematica.
Dopo i saluti del primo cittadino di Luco dei Marsi Marivera De Rosa, i relatori dott.essa Anna Carbonelli, educatore professionale, dott.essa Angelica Virgilio, psicologa psicoterapeuta gestaltico analitica, e dottor Mauro Acierno, psicologo dell’emergenza esperto in psicotraumatologia, hanno parlato delle nuove droghe e spiegato cos’è lo Sportello multiservizi.
“Abbiamo scelto il tema delle nuove droghe nell’ambito degli incontri itineranti qui a Luco – spiega il sindaco De Rosa – non perché il paese è stato più volte sulla cronaca per problemi legati sia allo spaccio sia all’uso di stupefacenti. Questo è un mito che dobbiamo un po’ sfatare, perché Luco ha una popolazione studentesca e di ragazzi che sono giovani modello per i risultati che riescono a raggiungere nell’arte, nel mondo della scuola e nello sport, non solo in Italia ma anche all’estero, e questo ci fa vanto e onore.
Ma Luco – continua il primo cittadino –, come ogni altro paese, è investito da questa piaga sociale che è l’uso degli stupefacenti e noi, come Amministrazione, ci muoviamo verso la sensibilizzazione al problema sotto vari aspetti: sia per la prevenzione, e quindi in ottimo rapporto con tutte le iniziative che mettono in campo la scuola, le associazioni e noi stessi; sia sul campo della repressione e del controllo, tant’è che abbiamo in essere un protocollo d’intesa con il Prefetto. Sono, quindi, in essere tutta una serie di controlli che stanno dando dei frutti, e su questo ci muoviamo con grande attenzione e responsabilità”.
Come ha spiegato la dott.essa Carbonelli, durante il suo intervento, per dipendenza da sostanze si intende un disturbo multimodale e multifattoriale correlato a specifiche sostanze, che nel loro effetto di intossicazione producono delle alterazioni del pensiero, delle emozioni, del processo decisionale e valutativo e, di conseguenza, del comportamento. Secondo l’European Drugs Report del 2019, durante il 2017 il 22% degli italiani, compresi nella fascia di età 15-64 anni, ha fatto uso di droghe almeno una volta. L’Italia è al sesto posto in Europa per il consumo di sostanze insieme ad Olanda, Repubblica Ceca e Francia.
Secondo il Ministero della Salute, in commercio ci sarebbero settecento tipi di droga e ogni anno ne compaiono di nuove: molte di queste sostanze sarebbero sconosciute alle autorità, dunque non proibite. La cosa ancor più grave è il fatto di non essere conosciute dai medici, quindi non si conoscono gli effetti che avranno sulla persona nel lungo termine.
Per “nuove droghe”, si intende un gruppo eterogeneo di sostanze di recente scoperta e introduzione nel mercato illegale, e caratterizzate da nuovi modelli di comportamento a rischio e da nuove modalità di assunzione. Non essendo illegali, sono anche più facilmente reperibili da parte dei giovani.
Fra le più ricercate troviamo prodotti della classe dei cannabinoidi e degli oppiacei, ma dal 2014 è aumentato anche l’uso di psicofarmaci. Le più diffuse sono la cannabis, seguita da Spice, altre NPS (ovvero designer grugs, smart drugs, il Khat, i gas esilaranti, il Popper e le cyber drugs) e cocaina. Ci sono, poi, gli psicostimolanti, ovvero le anfetamine, la cui assunzione causa effetti stimolanti sul SNC.
Riguardo al consumo di sostanze tra i giovani, nel corso del 2017 il 26% degli studenti italiani ha provato almeno una sostanza psicoattiva illegale. Inoltre, in base ai dati del CNR (Consiglio Nazionale di Ricerca) i ragazzi assumono maggiori sostanze psicoattive illegali in discoteca, soprattutto quelle eccitanti (come anfetamine e cocaina) e allucinogene (come marijuana, hashish, Lsd ed ecstasy). Da ricerche effettuate da specifici siti internet emerge che il motivo per cui i giovani assumono droghe sono la ricerca dello sballo, provare nuove esperienze e curiosità.
Nel momento in cui un ragazzo fa un abuso di droghe, ci sono dei campanelli d’allarme che i genitori dovrebbero tener presente come, ad esempio, depressione e sbalzi d’umore, nuove compagnie, peggioramento nei risultati scolastici, perdita d’interesse negli hobby e comportamento erratico.
“Non vogliamo fare un eccessivo allarmismo – afferma la dott.essa Virgilio – ma informarsi sulle nuove modalità di sballo dei ragazzi e sui segnali d’allarme potrebbe riuscire a contrastare meglio la problematica, mettendo in atto le giuste strategie d’intervento”.
Il convegno è stato, però, anche occasione per presentare lo Sportello d’ascolto, rientrante all’interno del più ampio progetto “Famiglie al centro”.
Il Centro per le famiglie “diffuso” è pensato come uno spazio fisico, mentale e virtuale dove le persone possano trovare risposte ed accoglienza durante momenti delicati o destabilizzanti della loro vita. Inteso come Spazio Multiservizi dovrà operare in una logica di rete con altri servizi sociali, sociosanitari e socioeducativi presenti nel territorio marsicano per promuovere il benessere dell’intero nucleo familiare, sostegno alla coppia e a singoli che vivono situazioni di disagio e a rischio.
Potranno fruire del Centro tutte le famiglie del territorio residenti nei trentaquattro Comuni afferenti all’Ambito Distrettuale n.2 Marsica: neo genitori, famiglie a rischio di esclusione sociale, famiglie monoparentali o con figli adolescenti, genitori in fase di separazione e divorzio, bambini e adolescenti. Gli obiettivi che il progetto si prefigge sono quelli di informare e orientare le famiglie sui servizi e le risorse presenti sul territorio; offrire servizi diversificati a sostegno delle competenze genitoriali; favorire lo sviluppo delle risorse della Comunità e la costruzione di reti di relazione tra persone.
Il compito della nostra equipe – afferma la dott.essa Carbonelli – è quello di accogliere le famiglie o le persone che hanno l’esigenza di informarsi, di avere un supporto psicologico”.
“Le principali problematiche per cui viene richiesto aiuto – spiega il dottor Acierno – riguardano gli adolescenti con tossicodipendenze, dipendenze, l’uso di bevande alcoliche. Ma anche i genitori che hanno difficoltà ad educare il proprio ‘sistema famiglia’ possono venire a chiedere consiglio su come muoversi e quale strategia adottare”.
Lo sportello sarà aperto tre giorni alla settimana: martedì e mercoledì dalle ore 9 alle ore 11 e il giovedì dalle ore 15 alle ore 18 presso la sede della “Comunità Montana Montagna Marsicana” ad Avezzano.