AVEZZANO – La vicenda risale a dicembre 2015 quando l’Ispettore della Polizia stradale della sottosezione di Avezzano Sandro Franchi, insieme all’assistente capo Francesco De Angelis, era impegnato in un servizio di controllo e pattugliamento nei pressi di un bar di Scurcola Marsicana.
Il poliziotto ha notato un uomo scendere da un’autovettura e prelevare qualcosa dal cofano per consegnarlo ad un bar nelle vicinanze.
L’ispettore ha potuto accertare si trattasse di prodotti da forno, trasportati in un automezzo non idoneo e non a norma. Lo stesso risultava non avere le specifiche autorizzazioni Asl per il trasporto, appunto, di prodotti alimentari. Gli agenti di Polizia, dopo aver disposto la distruzione del materiale, hanno sanzionato l’uomo, Alessandro Valente di Avezzano, con un’ammenda di 3000,00 euro.
Nell’immediatezza dei fatti, il trasgressore ha raggiunto l’agente Franchi ad Avezzano, dove si era recato per esigenze di servizio, per convincerlo a strappare il verbale, andando via poi di fronte al rifiuto dell’ispettore.
Dopo circa una settimana dall’accaduto, il Valente postava sulla propria bacheca Facebook, il racconto di quanto avvenuto:
“A causa di un poliziotto di Avezzano Sandro Franchi che a sua detta voleva divertirsi un po’ ha rovinato non tano me…ma due futuri posti di lavoro…il poliziotto stesso mi ha detto che se avessi avuto la cocaina il verbale sarebbe stato più basso…sono sconcertato di come questo soggetto utilizza la legge per non tutelare noi cittadini ma per rovinare le brave persone…qualsiasi poliziotto deve essere prima un uomo e è vero che la legge va fatta rispettare ma sempre con il buon senso..un senso che questo individuo non ha e non ha mai avuto nella sua miserabile vita“.
Dal momento della presa visione del messaggio denigratorio e lesivo nei confronti della propria persona, Sandro Franchi, ha esposto querela per diffamazione su quanto rilevato nei suoi confronti sui social network.
Lo scorso 7 febbraio, il Giudice Maurizio Sacco, del Tribunale di Avezzano, ha dichiarato Valente colpevole con una condanna di pena di 700,00 euro di multa, oltre al pagamento delle spese processuali.
L’imputato è stato, inoltre, condannato al risarcimento del danno, liquidato definitivamente in euro 1.500,00 oltre alla refusione delle spese processuali sostenute dalla parte civile, difesa dall’avvocato Pietrantonio Lanzi Palladini.