AVEZZANO – La vita è un castello di carte, durante la quale, a fatica, cerchiamo di tenere in piedi, più o meno allineati, i tarocchi che il destino ci riserva e siamo alla ricerca costante di un equilibrio che, per quanto fragile, in qualche modo ci faccia camminare. Purtroppo, a volte però, arriva una folata di vento più fredda e più forte e le nostre torri vengono buttate giù e dobbiamo tornare ad inventarci, a cercare un modo per rimettere insieme le macerie e provare a camminare contro la tramontana.
Nella vita di Nicolina Ciofani è accaduto proprio questo: nasce a Cerchio nel 1954 da umili pastori, moglie di Sabino Amiconi e madre di cinque figli, profondamente legata alla famiglia e alla sua terra di origine che non ha mai lasciato. Una esistenza tranquilla, tra gli affetti più cari, ma la vita non fa sconti e a 62 anni le viene diagnosticata la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), una malattia il cui epilogo è inesorabilmente segnato e da qui, da questo momento di cesura profonda in cui il suo universo è andato in frantumi, Nicolina, “quasi inconsapevolmente”, inizia un nuovo percorso legato all’arte della scrittura poetica e narrativa in cui riversa i suoi ricordi che “come meteore colpiscono la mente”, “ricordi che la colpiscono nell’animo e nel cuore” (Nicolina Ciofani, “Quasi inconsapevolmente”, “Ricordi”, Atlantide editore, pag.9), ricordi che, pur se dolorosi, sono brezza lieve, malinconiche carezze per l’animo afflitto. Nasce così il suo libro”Quasi inconsapevolmente…”, edito da Atlantide editore, una raccolta di poesie e racconti brevi, in cui la dolcezza del ricordo si fonde con la amara consapevolezza di un presente che non poteva essere essere immaginato, su cui però aleggia, comunque, un sentimento di amore e gratitudine per la vita e le persone che l’hanno accompagnata.
Ora lei è morta, ma la sua anima vive nelle sue poesie e nei suoi racconti: piccole perle in cui chiunque può ritrovare se stesso e il dolce sorriso di Nicolina.
Il libro è stato presentato ad Avezzano, sabato 8 Febbraio scorso, presso il ristorante Alta Quota.
L’evento è stato organizzato dalla Associazione Culturale “Una storia… tante storie” (A.C. “U.S.T.S.”), con il patrocinio del Comune di Cerchio.
Il Prof. Abramo Frigioni, presidente A.C. “U.S.T.S.” ha introdotto i lavori coordinati dalla Prof.ssa Maria Gabriella Martignetti.
Sono intervenuti il prof. Mario Di Berardino e la Dott.ssa Antonella Tancredi.
Fini dicitori: Prof.ssa Mafalda Di Berardino e Francesco Frezzini sulle note della violinista Mihaela Branisteanu.
Parte del ricavato delle vendite del libro sarà devoluto all’associazione “Viva la vita onlus“, supporto dei familiari e malati di sclerosi laterale amiotrofica.
Vi lasciamo al video dell’intervista a Sabino Amiconi, marito dell’autrice, e a Gianfranco Tedeschi, Sindaco di Cerchio.